Cultura
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27/08/2007 00:00

Caffè Vigata

di Redazione

”Un libro di metaletteratura” secondo l’editore Aliberti, quello scritto da Lorenzo Rosso, giornalista torinese da vent’anni trasferitosi in Sicilia. ”Caffe’ Vigata” racconta l’incontro tra il commissario Montalbano dei libri di Camilleri e il suo doppio della fiction di Raiuno attraverso una conversazione tra l’autore e lo scrittore siciliano.

”Si torna dentro la Viga’ta -afferma l’editore in una nota- quella vera, la Porto Empedocle che non esiste piu’, se non nei racconti di qualche ‘sopravissuto’, dove arriva forte l’odore del mare e le navi entrano ed escono dal porto a ritmi vertiginosi. Si torna agli anni della guerra -prosegue- e dei bombardamenti, quando al liceo ci si andava in littorina. Si torna alle prime pulsioni, maturate davanti alle persiane verdi della casa che poi divento’ la Pensione Eva. Si torna -aggiunge l’editore- con la memoria alla partenza, quella cui ogni siciliano non si sottrae, per riscattare le proprie sorti”.

”I rapporti con Leonardo Sciascia all’ombra di Verga e Pirandello -si legge ancora nella nota- il racconto di un successo che ha tardato a venire e di tutte le cose che sono accadute nel frattempo, la passione per i romanzi storici e una quantita’ indicibile di libri letti e immaginati, la ricerca linguistica per preservare un patrimonio che va perdendosi, i bilanci e il futuro. Il racconto lungo una vita -conclude- dello scrittore piu’ amato dagli italiani”.