Attualità
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07/03/2008 17:39

Calo di prenotazioni turistiche nei primi due mesi dell’anno

di Redazione

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Un calo di prenotazioni turistiche per il periodo estivo rispetto allo steso periodo del 2007. E’ il dato che le agenzie turistiche del territorio di Scicli registrano nei primi due mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il dato sta assumendo dimensioni preoccupanti. In genere, già in gennaio e febbraio, ogni anno, diversi emigrati nel Settentrione d’Italia e turisti provenienti dal nord iniziano a prenotare in vista delle vacanze estive: case vacanza, bed and breakfast, appartamenti al mare.
Quest’anno, stando al trend dei primi due mesi, si registra un calo sensibile di prenotazioni, che non lascia presagire nulla di buono per il periodo estivo. In questo senso si conferma un dato che negli ultimi anni è costante, ovvero un lento e inesorabile calo di turisti dopo l’intreccio esplosivo del fenomeno Montalbano e Unesco a partire dal 2002 e fino al 2005.
Intanto chi è venuto negli anni scorsi non ritorna. Forse perché ha visto tutto, o forse perché è rimasto deluso dai servizi offerti. Poi c’è un generale, e ingiustificato, innalzamento dei prezzi da parte dei proprietari degli immobili adibiti a ricettività turistica.
In parte è mancata una governance di alcuni processi e di questo si scontano ora le conseguenze.
Già nel 2007, luglio è stato praticamente vuoto, con pochissime prenotazioni. Agosto in genere va molto meglio, ma solo i primi ventiquattro giorni, e come al solito, non c’è nessun accenno alla destagionalizzazione. Ci sono bed and breakfast che non hanno ancora una sola prenotazione in estate, e dire che lo scorso anno di questi tempi qualche prenotazione c’era già. A poco è valso a quanto pare anche l’investimento pubblicitario fatto dal Comune con l’acquisto di inserzioni si testate nazionali di settore.
Se non c’è un’elevazione complessiva della qualità dell’offerta c’è il rischio di sciupare l’investimento degli anni scorsi. Purtroppo, anche l’idea di una promozione comune degli otto siti Unesco del Val di Noto è andata via via dimostrandosi una mera illusione, e tra le municipalità i più forti hanno fatto strada a se. E’ il caso di Catania, ma anche di Modica, che viaggiano su binari propri, ma anche Scicli, col marchio Marebarocco ha fatto strada a se da due anni a questa parte. Ragion per cui si è perso il senso della comune appartenenza all’identità del Val di Noto, o del Sud Est che dir si voglia. Tutti elementi di riflessione che le amministrazioni e chi si occupa di marketing del territorio dovranno prima o poi porsi concretamente per rilanciare il settore prima che si parli di crisi.