Attualità
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07/08/2007 08:38

Calo di presenza turistiche. Perchè

di Redazione

Un calo di presenze turistiche intorno all’ottanta per cento. E’ il registro delle presenze di Scicli, tenuto da Compagnia del Mediterraneo. Sono Laura Calabrese e Uccio Pazienza a spiegare le ragioni, probabili, che hanno determinato un calo verticale rispetto al periodo giugno-agosto del 2006. “La Spagna e la Grecia, dopo la Bit di Milano, in cui si è compreso che c’era un forte orientamento in favore della Sicilia tra le destinazioni turistiche, si sono attrezzate abbassando i prezzi. Oggi si può andare in Spagna o in Grecia con pacchetti di poche centinaia di euro, noi siamo semplicemente fuori mercato”. Il dato è perciò regionale. “Ma esiste un dato sciclitano preoccupante –aggiunge Laura Calabrese-. Non si può far pagare a un turista che alberga in un bed and breakfast un caffè espresso cinquanta centesimi. Non si può fare ricettività senza cambiare le lenzuola. E’ quello che accade in diversi B&b di Scicli e delle borgate rivierasche. E la gente scappa”. Accuse durissime, che danno la misura di come se a prezzi elevati corrisponde una qualità dei servizi bassa, l’onda lunga iniziata sostanzialmente nel 2002, quando l’effetto Montalbano e quello Unesco si sono intrecciati, sia forse già finita. L’analisi è impietosa: La Sicilia, e Scicli non fa eccezione, è fuori mercato. “Ci sono bed and breakfast che costano praticamente come una camera d’albergo. Ma perché non andare a dormire in albergo allora?”, chiosa Laura Calabrese. Ma quali strutture lavorano allora? “Quelle in prossimità del mare, con servizi qualificati, i cui proprietari non agiscono come chi cerca di spennare uno sprovveduto”. L’anno scorso una famiglia di turisti capitati in una struttura ricettiva del litorale, trovarono i materassi con le lenzuola sopra, e la presunzione che fossero gli ospiti a dover provvedere a fare il letto. Lasciarono dopo due ore il B&B, pagarono lo stesso l’intera notte, su richiesta dei titolari, e scrissero una lettera di denuncia al sindaco di Scicli e all’Aapit. Purtroppo accade anche questo. E purtroppo non depone a favore di un incremento del fenomeno turistico nei prossimi anni. La scarsa qualità dell’intrattenimento, in questa estate 2007, ha giocato un suo ruolo, ma tale dato, salvo rare eccezioni, è una costante anche altrove. E forse bisogna già iniziare a pensare se non si sia esaurita la doppia vena: quella dei Luoghi di Montalbano e quella del sito Unesco di recente riconoscimento. Ragion per cui i turisti preferiscono a questo punto andare in altri lidi. Soprattutto quelli stranieri, dove, a fronte di costi più bassi, trovano servizi più efficienti, e una mentalità e una formazione culturale meno intenta a “spennare il pollo di turno”. Di questo si parlerà probabilmente a fine mese in una riunione operativa tra tutte le strutture ricettive, organizzata proprio dalla cooperativa turistica Compagnia del Mediterraneo.

Nella foto, turisti alla Croce, un’immagine di un paio di anni fa