Proteste senza disordini, ma non senza “eccessi” nel capoluogo campano
di Redazione

Una bara issata e ancorata all’insegna luminosa, circondata dai manichini di due camerieri impiccati alla corda: è il macabro “menu’” esibito da un ristorante nel centro di Napoli, vicino Piazza del Plebiscito, al termine della seconda notte di proteste contro le imposizioni anti Covid.
Stavolta la manifestazione si è svolta senza disordini, ma non senza “eccessi”, come appunto l’insegna horror ridipinta dall’entrata della trattoria, che fatto scorrere qualche brivido sulla schiena dei passanti. “Dopo le ultime restrizioni siamo destinati a morire – dicono i gestori partenopei -. La rappresentazione è metaforica ma ad oggi siamo stanchi. Dal governo giungono solo chiacchiere perché per chi sta dietro alle poltrone non cambia niente, mentre qui c’è una categoria intera al collasso”.
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