di Redazione
Con il concerto dei Sirtos Canti, musiche e danze delle isole greche Note di Notte ha fatto pulsare il suo cuore etnico sul prato di Villa Principe di Belmonte, ad Ispica
Un cuore che batte a Creta, terra d’origine dei cinque musicisti – Andreas Lehoudis (bouzouki, chitarra, dzurato, baglama, lauto e voce), Katalin Juhàsz (violino, baglama e voce), Etelka Pallai (armonica, kaval, tastiere, chitarra e voce), Zsuzsa Bacskay (chitarra basso, violoncello e voce) e Pèter Pàszti (percussioni, chitarra e voce) –
che di quest’isola e delle altre isole greche hanno interpretato brani della tradizione.
Ma non solo musica delle isole, spartiacque tra Oriente e Occidente e dunque nodi di convergenza tra culture diverse e diverse sonorità.
Una parte del concerto è stata infatti dedicata alla musica rebetika, comunemente definita “il blues greco” per via di alcuni temi comuni con il blues, non certo però per somiglianza stilistica.
Strumenti tipici, echi mediorientali, abiti bianchi: i Sirtos hanno conquistato il pubblico.
Tra i brani tradizionali proposti Kalamaitanos, Iperotikos, Serviko, Karsilama, Haspiko, Tsamikos, Tsifteteli, Laziko, Sirto e Pentozali ai quali i Sirtos hanno aggiunto alcune loro composizioni originali, sempre dal carattere tradizionale: Nostalgo di Andreas Lehoudis e Katalin Juhàsz, Panigri di Andreas Lehoudis, Tsi ftetel di Etelka Pallai.
Hanno suonato e hanno cantato, i Sirtos, ma hanno anche danzato ed hanno fatto danzare. Non potevano infatti non proporre il Sirtaki di Mikis Theodorakis, reso famoso dal film Zorba il greco. Diventato il ballo più rappresentativo dell’isola di Creta e, per estensione, di tutta la Grecia, se pur ispirato a più antiche danze popolari, il sirtaki ha visto la luce solo nel 1964 in occasione del film di Michael Cacoyannis.
Dopo aver danzato sul palco, Pèter Pàszti è sceso tra il pubblico insieme con Zsuzsa Bacskay coinvolgendo gli spettatori delle prime file in un ballo collettivo.
Dal sindaco di Ispica Piero Rustico al direttore artistico del Festival Mariolina Marino, tutti sul prato, sotto il palco, danzando in cerchio il sirtaki di Zorba.
Prima dell’inizio del concerto, appena sfumate le ultime luci del tramonto, un cocktail curato da Caffè Bistrò in collaborazione con Ragusa Latte, Piombo e Porte di Bufalefi è stato offerto al pubblico che, anche in occasione di questa serata dal sapore greco, ha potuto ammirare le opere di Orazio Battaglia, Giuseppe Bombaci, Adelita Husni-Bey, Sue Kennington e Sasha Vinci presentate da La Veronica arte contemporanea e i preziosi ricami de La tela di Penelope, partner che accompagnano il Festival in ogni data del suo itinerare.
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