Cronaca
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28/09/2025 16:00

Carola, 23 anni, travolta da un cavallo sul lavoro. Il piede incastrato nella staffa

Carola Dettoma aveva solo 23 anni, una carriera promettente e una vita costruita intorno ai cavalli.

di Redazione

Biella – «Sei tutto ciò che dalla vita si possa desiderare». Una dedica che Carola Dettoma, 23 anni, scriveva sui social al suo fidanzato Stefano. Le loro sono le uniche foto postate sul profilo della giovane che il 20 ottobre avrebbe compiuto ventiquattro anni. Le altre invece riguardavano l’altro amore: quello per i cavalli. Una passione che i due, fidanzati dal 2022, condividevano. Carola è morta mentre lavorava proprio con uno dei cavalli dell’azienda. Non si sa che cosa abbia fatto scattare il cavallo che stava montando. Ma Carola non è riuscita a calmarlo. Il suo piede è invece rimasto infilato nella staffa, facendole perdere l’equilibrio e facendola sbattere a terra. La vita di Carola si è interrotta in quel momento, sulla sabbia del maneggio di Cascina San Grato a Cossato, ai confini della Baraggia biellese. Secondo il medico legale, in attesa dell’autopsia che verrà disposta nelle prossime ore, necessaria dato che si tratta di un incidente sul lavoro, la giovane potrebbe essersi rotta il collo.

Nemmeno i soccorritori hanno potuto far nulla. Nella cascina sono subito arrivati anche i genitori di Carola, che, originari di Borgomanero, si sono trasferiti a Lessona da qualche anno: Carola, nata a Novara, aveva frequentato il liceo del Cossatese e poi, dopo il diploma, aveva iniziato a studiare per laurearsi in ambito veterinario. Ma la passione per i cavalli era stata troppo forte e, dopo essere stata atleta, aveva iniziato ad insegnare oltre che preparare i cavalli da mettere poi in vendita. Del resto
Carola, era stata una piccola campionessa. Due anni fa aveva acquisito il brevetto di primo grado per il salto ostacoli, aveva anche preso l’abilitazione da accompagnatrice equituristica e il brevetto da istruttore di base.

Era un’amazzone esperta, tanto da vincere numerose gare, occupando i gradini più alti del podio. Era poi diventata istruttrice e, ogni giorno, dedicava il suo tempo ai suoi animali.  Tenace e appassionata, non si è mai data per vinta e aveva continuato a vivere in scuderia e soprattutto ad insegnare agli altri come curare i cavalli. Fino a ieri, quando è morta mentre stava facendo quello che più amava.

Intanto ora le indagini sono condotte dai carabinieri e dagli ispettori dello Spresal. Già ieri hanno raccolto le testimonianze di tutti i presenti, cercando di ricostruire l’accaduto. La preparazione della puledra, l’abbigliamento della cavallerizza, quali esercizi stava praticando. Il rettangolo in cui è avvenuto l’incidente non presenterebbe ostacoli particolari. L’obiettivo è quello di capire se dietro la caduta possa nascondersi un malore, una rottura o un difetto nell’attrezzatura.