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29/09/2011 09:56

Carpentieri: Video Mediterraneo attraversa la crisi comune agli altri

Diversi mesi di arretrato negli stipendi

di Redazione

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Carmelo Carpentieri
Carmelo Carpentieri

Modica – La crisi economica si fa sentire sul territorio ibleo, riverberandosi sui dipendenti delle diverse attività sia pubbliche che private, che spesso si trovano a dovere attendere mesi pregressi di stipendio.

È la volta, oggi, dei lavoratori di Video Mediterraneo, nota emittente radio-televisiva con sede centrale a Modica, ma con all’attivo diverse redazioni sparse per l’isola. Situazione difficile quella attraversata attualmente dall’azienda, confermata peraltro dall’editore, ragioniere Carmelo Carpentieri, noto come Meno, che ha messo in evidenza la crisi economica generale, cui addebita la circostanza problematica cui deve far fronte in questo periodo la sua azienda.

 

“La realtà economica che stiamo attraversando è asfittica e preoccupante – ha detto Carpentieri -. Quella di Video Mediterraneo è un’azienda privata e non pubblica, come tutti ben sanno, e pertanto vive di proventi pubblicitari per intercorsi accordi con ditte private e istituzioni pubbliche. In questo momento – spiega – non solo la crisi generale ha investito tutti i settori, per cui viene meno anche la richiesta di investimento da parte innanzitutto dei privati, ma è accaduto anche che alcuni Comuni non abbiano potuto espletare degli importanti pagamenti, che avrebbero certamente risollevato le casse di Video Mediterraneo. Il periodo, inoltre, non è nemmeno quello dei più floridi, ovvero – spiega l’editore modicano – siamo alla fine dell’estate, per cui durante il periodo estivo molti esercizi commerciali sono stati chiusi per ferie, per cui ritengo che di qui a breve espleteranno i pagamenti dovuti per la pubblicità”. I tempi prefigurati da Carpentieri per risolvere la situazione sono comunque ottimistici e faranno certamente prendere un respiro di sollievo ai dipendenti, in tutto cinquantadue. “Ritengo che da qui a un mese la situazione dovrebbe rientrare – dice Carpentieri -. Bisogna solo avere pazienza. Del resto – aggiunge – si tratta di problemi che concernono non solo Video Mediterraneo, ma un po’ tutte le aziende del territorio e non solo. Si registrano oggi grossi problemi di liquidità. È un dato di fatto”.

Non si sa quanti siano in effetti i mesi arretrati da pagare ai lavoratori, in quanto l’editore non ha voluto rendere pubblica la notizia. Ma dopo la buona nuova per i dipendenti inerente l’ipotesi di tempistica breve per la risoluzione dei problemi di liquidità dell’azienda, fa capolino anche l’altra ipotesi, molto temuta, della possibile Cassa integrazione.

“Se le previsioni di rientro dal problema non si concreteranno – ha aggiunto Carpentieri – dovremo valutare anche la possibilità che per alcuni dipendenti si profili la Cassa integrazione. Dispiace, ma è una soluzione inevitabile qualora non si riesca a recuperare la liquidità che necessita per espletare tutte le retribuzioni e proseguire con l’azienda”. Già nel 2009 si profilò questa soluzione per alcuni dipendenti, in quanto, secondo le dichiarazioni di allora dell’editore, l’azienda si era vista negare un contributo finanziario per un’interpretazione non pacificamente accettata delle disposizioni sulle agevolazioni statali all’editoria.

 

 

 

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