Attualità
|
21/02/2010 12:06

Carrubeti e masserie nel Parco degli Iblei

Proposta alla Provincia: escludere le aree al di sotto dei 650 metri sul livello del mare

di Gazzettadelsud

Ragusa – Non piace alle associazioni ambientaliste il cronoprogramma scelto per arrivare alla perimetrazione del Parco degli Iblei. Secondo quanto deciso alla Provincia, saranno i sindaci ad effettuare la prima perimetrazione, prima di passare la passa al comitato tecnico-scientifico. Gli ambientalisti, che si sono riuniti ieri l’altro nella sede della sezione del Cai, hanno deciso di restare vigili «affinché l’iter di definizione del perimetro e zonizzazione segua le prescrizioni della legge quadro sulle aree protette, che, al riguardo, affida tale compito ad un comitato tecnico-scientifico, prevedendo, altresì, in una fase successiva un confronto con gli organismi rappresentativi del territorio».
A discutere di Parco degli Iblei sono stati i rappresentanti di Centro studi “Rossitto”, Cirs, Cai, Eplorambiente, Extempora, Kalura, Italia Nostra, dei circoli Legambiente di Ragusa e Modica, Lipu, Antica Sicilia e Scout di Ragusa. L’obiettivo è quello di definire una linea comune sul Parco. Nel corso del confronto è stato evidenziato «l’eccessivo e infondato allarmismo diffuso da diversi rappresentanti delle istituzioni politiche, che hanno ingigantito inesistenti pericoli di “ingessamento” del territorio, evitando di sottolineare le numerose ricadute positive, in termini di immagine, di incremento dei flussi turistici, di nuove opportunità occupazionali».
Dal tavolo delle associazione ambientaliste parte anche una richiesta precisa. Fanno presente la necessità «di comprendere nelle aree del parco la fascia del del carrubeto, delle masserie e dei muri a secco, per la grande valenza paesaggistica, oltre alle aree di ricarica idrica delle cave ragusane affinché possano mantenersi gli ecosistemi da conservare e valorizzare per le future generazioni». Le associazioni ambientaliste hanno annunciato anche che proseguiranno «gli incontri implementando una programmazione operativa e di comunicazione volte a supportare un’equilibrata visione delle potenzialità positive che il parco potrà offrire al nostro territorio».
Di perimetrazione si occupano anche diversi consiglieri provinciali, che hanno condiviso la mozione d’indirizzo proposta dal consigliere Ignazio Abbate. L’obiettivo della mozione è quello, come spiega lo stesso Abbate, di salvaguardare «da futuri vincoli le zone altamente vocate all’imprenditoria agricola, artigianale, commerciale e industriale della provincia». A questo proposito, l’iniziativa di vari consiglieri, compresi alcuni di maggioranza punta ad impegnare «il presidente della Provincia e l’assessore al Territorio e Ambiente a predisporre una proposta di perimetrazione del Parco degli Iblei da sottoporre ai nascituri comitati politici e tecnico-scientifici, dove vengano escluse tutte quelle aree omogenee prive di attuali vincoli che insistono sotto la soglia dei 650 metri sopra il livello del mare».
La richiesta si fonda sul presupposto che «inserire parte del territorio provinciale ad alta vocazione agricola fra le aree soggette a vincoli sarebbe da freno per la realtà imprenditoriale, agricola, artigianale, commerciale e turistica, che in questi hanno ha costruito un’economia all’avanguardia rispetto alle realtà del meridione d’Italia». Ciò perché, si aggiunge, «tale sviluppo è stato basato sempre sul rispetto di ragionevoli e compatibili norme ambientali, che hanno consegnato alla comunità tutta un territorio unico nella sua bellezza e nell’integrità ambientale». L’esclusione delle zone che si trovano a valle della soglia dei 650 metri sul livello del mare è dettata dal fatto che la quasi totalità delle realtà ad alta vocazione imprenditoriale si trova in questa parte del territorio, mentre, si evidenzia, «l’istituzione del Parco nella parte montana, ancora incontaminata dagli insediamenti produttivi, potrebbe avere dei benefici, anche per un rilancio della propria economia».
A dimostrazione del grande interesse che si sta sviluppando attorno al parco, proseguono gli incontri tra partiti politici e organizzazioni del mondo produttivo. I rappresentanti di Italia dei Valori e Sinistra e Libertà hanno discusso di Parco degli Iblei con la Confesercenti. Idv e Sel sottolineano che «la dissuione di informazioni non corrette hanno prodotto una reazione da parte di alcune organizzazioni, che non corrispondono alle reali intenzioni e finalità delle stesse».