di Roberto Ammatuna

Ragusa – “Nonostante le rassicurazioni di qualche settimana fa, la Colacem ha deciso di ricorrere alla Cassa Integrazione per i dipendenti dello stabilimento dell’area industriale Modica-Pozzallo. La paventata concessione dell’autorizzazione, da parte della Regione, per l’apertura di un nuovo cementificio nel siracusano, che tra l’altro gode rispetto allo stabilimento Colacem di un posizionamento privilegiato sul mercato, non farebbe che aggravare la situazione. Il ricorso agli ammortizzatori sociali da parte della società cementiera con sede a Gubbio, dopo aver già attivato le ferie forzate per i lavoratori, è un atto che desta estrema preoccupazione. In questa scelta, infatti, non sono coinvolti soltanto i dipendenti Colacem, ma tutti i lavoratori dell’indotto che gravita attorno al cementificio. Questi ultimi, tra l’altro, non hanno nemmeno la possibilità di fruire della Cassa Integrazione per cui si ritrovano, di punto in bianco, espulsi dal mondo del lavoro. E’ indispensabile capire che la vertenza Colacem non è un fatto che riguarda soltanto il comprensorio Modica-Pozzallo, perché qualsiasi perdita di posti di lavoro interessa direttamente l’intera provincia di Ragusa. Per questo motivo condivido l’intenzione, espressa dalle organizzazioni sindacali, di coinvolgere come interlocutore privilegiato nella vicenda la Provincia Regionale di Ragusa. E’ necessario prevedere, prima della pausa estiva, un incontro alla presenza del Presidente Antoci, dei rappresentanti istituzionali e sindacali per affrontare immediatamente la situazione. Sempre prima delle ferie estive è indispensabile, inoltre, programmare un incontro con l’Assessore Regionale all’Industria per affrontare anche in ambito regionale la problematica. “Non è possibile per la provincia di Ragusa – afferma l’on. Ammatuna – dove trovare un lavoro diventa sempre più difficile, assistere inerti alla perdita di occupazione per tanti lavoratori e di reddito per tante famiglie”. “E’ necessaria una mobilitazione delle istituzioni locali ad ogni livello – continua l’on. Ammatuna – che devono essere sinergicamente impegnate con le organizzazioni sindacali per evitare un ulteriore colpo ad una situazione occupazionale già in profonda crisi”.
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