Un ventisettenne catanese noto alle forze dell’ordine pensava di essere riuscito a intascare 75.000 euro e di averla fatta franca
di Redazione

Ragusa – Una indagine lampo eseguita dagli agenti della Sezione Volanti di Ragusa, diretti dal Commissari Capo Marzia Giustolisi nel corso dei servizi di controllo del territorio disposti dal Questore Filippo Barboso, ha permesso di scoprire una truffa di euro 75.000.
F.F.E. ventisettenne catanese noto alle forze dell’ordine pensava di essere riuscito a intascare 75.000 euro e di averla fatta franca.
Il tutto è cominciato quando il funzionario di una banca di Ragusa, si presentava presso l’Ufficio Denunce riferendo di aver ricevuto un assegno circolare falso che era stato incassato presso una banca di Bucarest la quale richiedeva il pagamento all’istituto di credito ragusano il quale risultava essere l’emittente dell’assegno.
Gli agenti della Sezione Volanti eseguiva immediatamente dei riscontri incrociati, attraverso accertamenti in più archivi informatici di polizia, che portavano a F.F.E. Infatti, nonostante apparentemente la persona sospettata sembrasse onesta e insospettabile, le indagini venivano focalizzate ugualmente su di essa cercando di “scavare” a fondo sui pochissimi indizi a disposizione.
Effettivamente il cerchio si chiudeva proprio attorno a F.F.E. in quanto è stato riscontrato che quest’utimo “giocava” sul fatto di avere due identità: F.F.E. nome “pulito” e insospettabile, soprattutto all’estero, utilizzato per commettere la truffa e F.F. nome noto alle forze dell’ordine e con il quale non avrebbe mai potuto incassare l’assegno né in Italia né all’estero.
Naturalmente con ciascuna delle due identità aveva accoppiato un documento dove venivano riportati, nell’uno, i dati col quale dal controllo ai terminali di polizia appariva con precedenti specifici; nell’altro, quelli con i quali appariva incensurato e che esibiva, scientemente, nei diversi controlli di polizia in diverse parti d’Italia ed all’estero.
Il meccanismo era semplice e sicuro: F. F. si recava all’estero presentandosi come F.F.E., incensurato, ed intascava il denaro degli assegni falsi. Dopo rientrava in Italia dove pensava di poterla fare franca tenendosi indisturbato il ricavato.
Sono stati gli agenti della Sezione Volanti a smascherarlo e denunciarlo in stato di libertà per truffa e uso di assegni falsi.
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