Un progetto dei Laboratori Nazionali del Sud dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, finanziato da Regione siciliana.
di Irene Savasta

Catania – Le fibre ottiche per individuare i terremoti. E’ questa l’ultima novità in campo sismico: le fibre, infatti, potrebbero individuare i piccoli movimenti causati da faglie sul fondale del mare e potrebbero essere disposte a largo della Sicilia usando l’infrastruttura sottomarina dei Laboratori Nazionali del Sud dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) relative al progetto Idmar e in fase di completamento grazie ai fondi della Regione Siciliana. Si tratta di un progetto del ricercatore francese Marc-André Gutscher, del Consiglio nazionale delle ricerche di Francia (Cnrs) e dell’Università di Brest, finanziato con 3,5 milioni di euro in 5 anni dal Consiglio Europeo per la Ricerca (Erc).
L’obiettivo è rilevare piccoli movimenti sismici sulla faglia sottomarina del monte Alfeo, a Est delle coste di Catania, in collaborazione con Infn e Ingv. Sarà utilizzato un nuovo strumento, denominato Focus, basato sulla tecnica della riflettometria laser, comunemente usata per controllare la stabilità delle strutture ingegneristiche.
L’obiettivo del progetto Focus è dimostrare che questa tecnica può misurare piccoli spostamenti, di uno o due centimetri, in un sito di estremo interesse al largo della Sicilia. Il tester avverrà in Sicilia e se funzionerà potrà essere esteso ad altre reti di cavi in fibra ottica.
© Riproduzione riservata