A San Giacomo
di Michele Farinaccio


Ragusa – Non sembra un caso di randagismo quello che domenica sera ha visto due pitbull, a San Giacomo, aggredire ed uccidere sei pecore ed altrettanti agnellini che si trovavano all’interno di una stalla.
I due animali, che sono stati catturati dalla polizia municipale insieme ai professionisti della Dog Professional di Ragusa, oltre ad essere di razza, erano infatti provvisti di collare, anche se non erano microchippati. Uno di loro, tra l’altro presentava diverse ferite non recenti nel muso (come se in passato fosse stato impiegato in combattimenti). I caschi bianchi del comando di polizia municipale di Ragusa sono intervenuti sul posto a seguito della segnalazione del proprietario dell’azienda agricola dove i 12 animali sono stati uccisi.
I due pitbull, entrambi di grossa taglia, si trovavano ancora all’interno della stalla nella quale si erano introdotti spezzando la cordicella che teneva chiusa la porta di accesso (porta che è stata prontamente richiusa dal titolare dell’azienda per evitare la fuga e facilitare quindi la cattura dei due cani).
Gli agenti hanno quindi chiesto l’intervento della Dog Professional. Il personale della ditta convenzionata con il Comune ha provveduto a catturare i due molossoidi ed a trasferirli già domenica sera nel canile della zona Industriale. Non si sa se i due animali siano scappati dal padrone (a causa forse dei maltrattamenti) o siano stati abbandonati.
“L’intero territorio della frazione montana – dichiara il sindaco di Ragusa Federico Piccitto – pare sia da tempo interessato dal fenomeno dell’abbandono volontario, da parte di ignoti, di cani e anche di gatti, lasciati liberi in prossimità delle zone a più bassa densità abitativa. Gli animali abbandonati alla ricerca di cibo cominciano quindi ad avvicinarsi alle case ed alle aziende agricole. Per questo motivo intendiamo avviare un’azione di controllo del territorio ed in particolare nella zona di San Giacomo. A questo proposito è in fase di definizione il rinnovo della convenzione del Comune con l’Enpa, utile anche al controllo delle microchippature a cui devono essere obbligatoriamente sottoposti i cani, al fine di poter risalire all’identità del proprietario”.
Era affamato e maltrattato anche il cane che venerdì sera aveva aggredito il bambino di 7 anni che stava giocando nel cortile della casa della nonna paterna.
Il consigliere comunale della lista Megafono, Mario Chiavola, proprio nella giornata di domenica, invitando l’Amministrazione comunale ad adoperarsi per potenziare i controlli, aveva messo in evidenza come nella frazione rurale, parecchi allevatori accusino la scomparsa di propri animali trovati in seguito uccisi per l’appunto da branchi di cani affamati.
“Monitoraggio – dice Chiavola – significa pure la possibilità di individuare i soggetti canini da poter sterilizzare, procedendo sugli stessi con interventi ad hoc, attivando un protocollo d’intesa con l’Asp (qualche anno fa è stato stipulato in qualche comune vicino), dopodiché sensibilizzare i cittadini ai fini delle adozioni dei quattrozampe”.
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