Attualità
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01/09/2007 09:34

Cavuzza di Santa Maria La Nova, altro che Sassi

di Redazione

Recuperare e valorizzare il “quartiere presepe” della cavuzza di Santa Maria La Nova.
E’ una delle idee per il rilancio del turismo emerse a Scicli dopo la deludente stagione estiva 2007, che ha conosciuto un momento dii recupero, in termini di presenze turistiche solo a partire dal 10 agosto.
La “cavuzza” viene riscoperta ogni anno solo in occasione del presepe vivente, eppure è un angolo suggestivo di rara preservazione dei luoghi e dello loro autenticità. Insieme alle grotte di Chiafura rappresenta un quartiere in tutto paragonabile ai Sassi di Matera, tanto la roccia è predominante nel paesaggio.
E se di paese albergo si deve iniziare a parlare non c’è dubbio che le due cave, quella di San Bartolomeo e quella di Santa Maria La nova, rappresentano meglio l’unione perfetta tra architettura e natura. Agli edifici monumentali, le due chiese, sede delle arciconfraternite che si sono contese il primato in città per secoli, si alternano gli edifici minori, piccole case, dammusi che altrove sono meta ambita del turismo dei vip.
E se su San Bartolomeo è già iniziata, già da tre anni, la speculazione edilizia, a opera di investitori veneti, ma anche sciclitani, che hanno acquistato in massa, case disabitate del valore variabile dai cinquemila sino ai trentamila euro, la cavezza rappresenta ancora un luogo vergine su cui investire. La lezione della vicina Modica, prima con la rivalutazione delle case al quartiere Cartellone, poi a modica alta, ora a santa Maria di Betlem, è un buon viatico per un apprezzamento, economico, e non solo, di questi scorci della città vecchia. E se la tendenza, sino a qualche ano fa, era la fuga dalla città, verso Jungi, dove ci sono i servizi, o la campagna, oggi c’è la consapevolezza che i quartieri storici rappresentano un enorme potenziale, non pienamente sfruttato, almeno per ora, per ospitare i turisti. Molte case sono disabitate da decenni, i proprietari spesso sono lontano, nel Settentrione d’Italia, se non addirittura all’estero. In alcuni casi il proprietario è defunto e gli eredi non si sono curati di dividere la proprietà di questi immobili, che se rifunzionalizzati, potrebbero rappresentare anche una significativa fonte di reddito. La “cavuzza” di santa Maria La Nova è uno degli angoli “sottovalutati” della città. E dire che basterebbe una fiction televisiva alla Commissario Montalbano che scegliesse il sito per le proprie riprese per far comprendere in primis agli sciclitani il valore della location anni cinquanta, in cui il tempo pare essersi fermato.