Per noi Cayetana è l’erede di quella che fu la “Contea di Modica”
di Un Uomo Libero


Madrid – Cayetana Fitz – James- Stuart è nata nel palazzo di Liria di Madrid il 26 marzo 1926. Terza duchessa d’Alba nella storia di quest’antichissimo e importante casato spagnolo è imparentata con la casa reale inglese in quanto discendente diretta di James Fitz-Stuart, figlio illegittimo di Giacomo II d’Inghilterra e di Arabella Churchill.
Quattordici volte “grande” di Spagna, Cayetana annovera altri cinque titoli che la incoronano duchessa, diciotto la riconoscono marchesa, venti contessa e poi tanti ancora la qualificano viscontessa, contessa-duchessa, contestabile.
Per noi Cayetana è l’erede di quella che fu la “Contea di Modica”.
Il padre Giacomo, ultimo duca d’Alba, a lungo lottò con ostinazione perché gli venisse riconosciuto il titolo di “conte di Modica”, perduto con i privilegi, le rendite e le terre nel 1812, data nella quale la contea di Modica cessa di essere tale per far parte del Regno delle Due Sicilie.
Per gentile concessione della Casa d’Alba, ho avuto, qualche anno fa, l’onore e la fortuna di leggere il lungo carteggio intercorso nelle prime decadi del Novecento tra l’aristocratico gentiluomo madrilegno e l’ambasciatore pro tempore d’Italia a Madrid prima e con il Duce stesso, Cav. Benito Mussolini, poi.
Il vecchio duca riuscì a recuperare finalmente il suo titolo negli anni Quaranta del secolo scorso ma lo perdette subito dopo nel momento in cui l’Italia scelse di darsi una costituzione che automaticamente abrogò tutti i riconoscimenti nobiliari e le commende concessi dal precedente governo o esistenti già nel territorio della repubblica.
Nonostante la perdita definitiva del titolo, Cayetana mai ha dimenticato la sua Modica.
Da fonti sicure so che più di una volta ha visitato la città in incognito e che tuttora ne conserva un ricordo affettuoso nella sua mente.
Il prossimo cinque ottobre, nonostante i suoi ottantacinque anni suonati, Cayetana ha deciso di convolare a nozze per la terza volta.
Lo fa sorprendendo i media di tutto il mondo, non meravigliando, però, la famiglia e chi la conosce da molto vicino e le vuol bene.
La sua fama di grande intellettuale, anticonformista e moderna, ha fatto, per più di mezzo secolo, di lei un’autentica icona di donna veramente libera.
Sposa in terze nozze un modesto funzionario statale di sessant’anni, Alfonso Diez che per lei ha rinunciato a qualsiasi titolo e a qualsiasi appannaggio.
Per coronare questo suo sogno d’amore, mesi fa anche Cayetana ha rinunciato a tutto ciò che aveva.
L’immenso patrimonio consistente in palazzi, quadri, terreni, rendite, è stato, infatti, da lei diviso tra i sei figli avuti dalla prima unione con Luis Martinez de Irujo y Artacoz, celebrata nel lontano 12 ottobre del 1947 e la Fondazione Casa d’Alba. Dal secondo marito, l’ex gesuita Jesús Aguirre, uomo di origini plebee ma di squisita sensibilità e intelligenza (uno degli intellettuali più famosi di Spagna), diciottesimo duca d’Alba consorte, non ebbe figli.
“Sono una donna come tante, anch’io ho diritto a vivere una vita mia.” Ha risposto Cayetana a chi le chiedeva il perché di una simile scelta. Che dire?
Alla Nostra straordinaria “contessa” auguriamo tutta la felicità del mondo.
Per la donna semplice, intelligente, vivace e sempre al passo con i tempi desideriamo ancora una lunga vita e chissà che un giorno non la vedremo, al braccio del suo nuovo marito, varcare la soglia del Duomo di San Giorgio di Modica non per un augurale e filiale “Te Deum” come ai tempi dei suoi antichi predecessori ma per una visita informale da turista “informata” e speciale.
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