Una media di dieci l'anno
di Redazione
Ramacca – Nella politica dei primati del cattivo gusto, del pettegolezzo, del «non fare», del tirare a campare pur di mantenere la poltrona, dell’approssimazione al potere, spicca il record di Ramacca, centro del Calatino di undicimila anime, in cui il sindaco, Giannantonio Malgioglio, eletto alle amministrative del giugno 2006 nelle file di An-Pdl e di recente transitato nel Fli di Gianfranco Fini, ha collezionato, nell’arco del suo mandato, ormai in scadenza, la bellezza di una quarantina di assessori, in pratica una media di dieci l’anno.
Stavolta non si tratta del solito balletto di dimissioni e avvicendamenti «fisiologici», dovuti cioè a rimpasti più o meno programmati, quella registrata a Ramacca è una vera e propria diaspora, una fuga ormai incontrollabile.
Ma il primo cittadino parla di «normale turnover», come se allenasse una squadra di calcio, e continua imperterrito una personale «battaglia» contro chiunque ponga ostacoli sul cammino della sua amministrazione, sfidando anche la dura legge dei numeri, secondo cui ormai da tempo non ha più la maggioranza in Consiglio comunale.
Insomma, l’instabilità, segno distintivo della politica nazionale, viene sperimentata anche dalle nostre parti: Roma insegna e Ramacca ha imparato velocemente.
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