Cultura
|
22/04/2016 22:06

Cesare Bocci: Io, Daniela e la malattia. E il sorriso d’un pesce d’aprile

Un libro

di Redazione

Meteo: Ragusa 14°C Meteo per Ragusa
La nascita della figlia, un ictus alla moglie, il primo d'aprile
La nascita della figlia, un ictus alla moglie, il primo d'aprile

Ragusa – Il giardino della Moresca, a Marina di Ragusa, è un angolo di cielo dove sembra di stare in sospensione.

Coccolati da Carlo Maria Grassi, Cesare Bocci e Peppino Mazzotta hanno smesso da mezzora i panni di Mimì Augello e dell’ispettore Fazio e sono rientrati in albergo di attesa di un’intervista.

“Pesce d’aprile”, si intitola così il libro a quattro mani che Daniela Spada e Cesare Bocci hanno scritto per raccontare la vicenda della malattia che ha colpito la compagna di Bocci una settimana dopo il parto della prima e unica figlia, Mia, oggi sedicenne.

Un amore nato 23 anni fa, un colpo di fulmine. Cesare attore di teatro, cinema e tv, Daniela grafica pubblicitaria.

“Non ci siamo sposati, perché crediamo nel valore del rapporto, che non ha bisogno di legami contrattuali”, spiega Cesare mentre con gli occhi azzurri e penetranti scruta il cielo tormentato di usignoli.

“La nostra vita era totalmente cambiata da una settimana, con l’arrivo di Mia, la nascita di un figlio è una cosa che ti sconvolge, e il primo d’aprile, Daniela fu colpita da un ictus.
In sette giorni, due fatti che hanno stravolto la nostra esistenza.

La nostra è la storia di due persone normali, che con ironia, senza arrendersi, trovando anche il lato comico delle cose dolorose, sono riuscite a venirne fuori. Non abbiamo ancora vinto la partita, siamo ai tempi supplementari, ma siamo in vantaggio”.

La piccola Mia ha vissuto i primi anni di vita con “mammo” Cesare, mentre Daniela, sulla sedia a rotelle, affrontava la riabilitazione, fino a quando non venne il giorno che Daniela riuscì a riprendersi il ruolo di mamma, che la malattia le aveva negato.

La bambina però non riconosceva in Daniela la sua mamma.

“Furono giorni terribili, andammo da due amici psichiatri che ci consigliarono: signora, insista, è giusto che sua figlia diffidi di lei. Cesare faccia un passo indietro, lei confermi alla bambina di essere una persona che la ama. Fu così”.

Oggi?

“Oggi Mia ha sedici anni e con Daniela ha un rapporto bellissimo”.

Come avete affrontato questi anni?

“Daniela ha aperto un blog di cucina, cucinaamoremio, fa dei corsi di cucina, ha ripreso a camminare, guida, ha riacquistato una parziale autonomia”.

Un anno fa, una editor della Sperling lesse una nostra intervista, in cui raccontavamo la nostra storia, e ci chiese di scrivere un libro.

Io ho raccontato le mie emozioni, lei, col suo stile ironico, paradossale, divertente, scrive riuscendo a darti mazzate quando meno te lo aspetti.

E così abbiamo raccontato il pesce d’aprile di cui siamo stati vittima. Attraversando il dolore, con un sorriso”.

E il ruolo televisivo di sciupafemmine?

“Quello è Mimì, a casa Daniela non lo farebbe neanche entrare”. 

 

 

 

Foto di Luigi Nifosì.

Ha collaborato Irene Savasta. 

 

CESARE BOCCI – DANIELA SPADA, PESCE D’APRILE. Lo scherzo del destino che ci ha reso più forti (Sperling e Kupfer, 197 pp, 17 Euro).