Promesse da Ministro
di Redazione


Comiso – Il ministro Matteoli ha subito rotto il ghiaccio: “In estate – ha detto – voglio essere qui in aereo, con una bottiglia di champagne per brindare con tutti voi all’inaugurazione dell’aeroporto di Comiso”.
“La burocrazia, a volte, riesce a ingigantire i problemi – ha aggiunto subito dopo il ministro Matteoli rispondendo alle prime domande dei giornalisti – ma la volontà degli uomini riesce a superarli. Assicuro che c’è la volontà politica del Governo nazionale affinché l’aeroporto sia aperto al più presto al traffico civile. La mia stessa presenza in aeroporto è funzionale a questo fine”. Il rappresentante del Governo ha quindi promesso che gli ultimi due decreti autorizzativi saranno firmati molto presto. Non sono mancate le prime reazioni a caldo. Il deputato nazionale Nino Minardo, dopo aver manifestato la sua soddisfazione per le parole di Matteoli, ha ricordato che occorrono altre due firme ai decreti attuativi consequenziali al decreto interministeriale già firmato sia da Tremonti che da Matteoli. Quel che conta, è che il ministro s’è reso conto che all’aeroporto mancano solo gli aerei e i passeggeri per poter volare. Il deputato regionale Riccardo Minardo si è augurato che la visita del ministro Matteoli sciolga gli ultimi dubbi sull’apertura dell’aeroscalo comisano che, com’è ormai noto, riguardano la firma dei decreti interministeriali per garantire i servizi di assistenza al volo e dei vigili del fuoco di cui lo Stato dovrà assumerne gli oneri. Su un cauto ottimismo sono state improntate le reazioni degli altri deputati iblei, Innocenzo Leontini, Giuseppe Digiacomo, Carmelo Incardona, per i quali il ministro Matteoli ha avuto modo di prendere atto direttamente della realtà aeroportuale, una infrastruttura moderna ed efficiente che non può rimanere bloccata ancora a lungo. Il sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano, non nascondendo il suo ottimismo per il prossimo “decollo” del “Magliocco”, ha ricordato come cresce l’attesa del territorio per vedere finalmente operativo il “suo aeroporto”.
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