Nuovo album della cantautrice modicana, dal titolo "7752"
di Redazione

Può un viaggio rappresentare un punto di svolta nella vita di una cantautrice? A sentire la talentuosa cantautrice modicana Chiara Civello, sì. Il viaggio ‘incriminato’ è il Brasile complici le “serate a base di musica, cibo e buon vino”, i colori, i profumi e gli uomini di un Paese affascinante e in fermento. “Oggi sorrido molto di più e mi sento molto più mediterranea”. Ossia sexy. Il risultato di tutto questo? Il nuovo album “7752”.
E’ volata in Brasile ma non lasciatevi ingannare. Nel disco di Chiara Civello non troverete la bossa nova né tantomeno la testimonianza del solito artista italiano che, sbarcato in quel lontano Paese, ne rimane folgorato e ne emula le sonorità. Chiara ha fatto tesoro della sua esperienza per aprirsi al mondo, alla vita e sorridere anche un po’ di più con un disco solare, ricco di luce.
Il disco precedente si intitolava “The Space Between”, l’ultimo “7752” (la linea d’aria tra New York e Rio). Hai un’ossessione per lo spazio?
Sono due spazi diversi. Il primo era delimitato tra due confini ed infatti era più crepuscolare, mentre l’ultimo che indica i pazzi o i chilometri che separano New York e Rio ed è esattamente dove mi trovo ora.
Tutto è nato grazie ai ‘Sarao’ (“riunioni musicali” in portoghese, ndr) fatti in Brasile?
Esattamente. Una sera sono andata ad una festa dove c’era un palchetto, delle patatine e da bere. E chiacchiere, tante chiacchiere. Ad un certo punto, invece di accendere le stereo, qualcuno con la chitarra in mano ha invitato tutti noi a cantare. Non mi sono sottratta e mi sono fatta mettere in mezzo molto volentieri. Un’esperienza unica, fantastica che ci ha messo in comunicazione l’uno con l’altro.
Un vero e proprio colpo di fulmine?
In tutti i sensi. In Italia (dove comunque manca una buona dose di umorismo) e in America, dove passo gran parte della mia vita, non ho mai trovato una predispozione così spiccata alla musica e all’apertura mentale. Ma è la storia della musica brasiliana che lo insegna. Il grande Vinícius de Moraes diceva ‘la mia casa è aperta a tutti voi’.
Sei cambiata rispetto a qualche anno fa?
Sorrido molto di più. E sono stati proprio i brasiliani a farmelo notare, mi dicevano ‘Chiara ridi, ridi!’. Non è un caso che il booklet del mio ultimo disco sia dominato dal bianco. E poi ho imparato quanto sia bella la sensazione del sentirsi utili per gli altri e di come la tua musica, in qualche modo e anche nel piccolo, riesca a mettersi al servizio completamente di chi ti ascolta.
Hai collaborato con Pino Daniele, Nicola Conte e Paola Turci. C’è ancora un artista con cui vorresti lavorare?
Mina e anche duettare con lei, mi piacerebbe molto!
Hai già scritto una canzone per lei?
(Sorride silenziosa, ndr).
Dall’amore artistico per il Brasile all’amore come sentimento. Ti sei innamorata di un ragazzo brasiliano?
Trovarmi in quel Paese non fa altro che farmi sentire molto più italiana, mediterranea, fiera di me stessa… (ai posteri l’ardua risposta, ndr).
Il video: Chiara Civello canta con Pino Daniele
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