Attualità
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14/05/2010 17:24

Chiude la casa di riposo Mariannina Schininà

A parlare è la Superiora generale delle Suore del Sacro Cuore, suor Cherubina Battaglia

di Telenova

Acate – Le vocazioni ci sono, ma il numero delle suore anziane aumenta. Un bilancio che costringe le Suore del Sacro Cuore, fondate dalla beata Maria Schininà, a chiudere alcune case. Le superiore iniziano già ad essere informate delle scelte reputate necessarie.

“Chiudiamo. Non possiamo gestire grandi case. Come si sono trovati a fare Istituti ben più grossi dei nostri, come le Salesiane o le Giuseppine, ci vediamo costrette a chiudere alcune strutture”. A parlare è la Superiora generale delle Suore del Sacro Cuore, suor Cherubina Battaglia. “Finora abbiamo mantenuto tutte le nostre case – aggiunge la superiora dell’Istituto di suore sparso in diversi paesi del mondo -. Si tratta di una decisione sofferta, il cuore sanguina, ma dobbiamo tuttavia procedere a questa riduzione”. La prima chiusura prevista in provincia è ad Acate: la comunità religiosa, che oggi conta quattro suore, lascerà il grande Istituto nato più di settant’anni fa il prossimo quindici luglio. “Non si tratterà dell’unica chiusura”, spiega suor Cherubina, la quale precisa: “Le nuove professioni ci sono sempre, in Italia e all’estero, ma il numero delle consorelle grandi aumenta sempre di più. Basti pensare che abbiamo due case di riposo per le consorelle e sono piene”. Ad oggi la famiglia religiosa fondata da madre Schininà conta circa 470 religiose. “Le singole case sanno bene quale è la loro situazione – dice la madre Generale -. Ovviamente le chiusure le facciamo con grande discernimento, valutando caso per caso”. Nessuna smobilitazione delle suore, per carità, ma sicuramente un ridimensionamento. In Italia la Congregazione ha quasi una quarantina di case, ventisette di queste in Sicilia. In provincia di Ragusa sono quattordici gli Istituti, comprese le suore che operano negli Ospedali. Poi la presenza nei Paesi in via di sviluppo, in Nigeria, Guinea equatoriale. Dodici case in Madagascar, in India, Filippine. Una casa a New York, in Canada, a Panama. In Europa altri tre Istituti: in Francia, in Polonia e in Romania. Un quadro assai vasto che fotografa una realtà dinamica, che ha conosciuto, sin dalla fondazione, una forte espansione missionaria. Le vocazioni, tuttavia, così come avviene da anni, ormai, non sono più molte.