Attualità
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03/03/2008 00:45

Cinque i candidati alla Presidenza della Regione

di Redazione

A meno di novita’ dell’ultima ora saranno cinque i candidati pronti a darsi battaglia per conquistare la poltrona di presidente della Regione siciliana. Dopo le candidature di Raffaele Lombardo e Anna Finocchiaro, i big sponsorizzati dal centrodestra e dal centrosinistra, nell’arena politica sono scesi altre tre outsider.
Si tratta di Sonia Alfano per gli amici di Grillo, Giuseppe Bonanno Conti, esponente di Forza Nuova, e l’uomo o la donna ancora top secret della Destra. Il movimento di Storace e Musumeci, infatti, non ha chiuso l’accordo con Raffaele Lombardo e, al termine della segreteria regionale, venerdi’ sera ha annunciato la sua volata solitaria per Palazzo d’Orleans.
”In Sicilia come a Roma – tuonava nei giorni scorsi il portavoce regionale della Destra, Gino Ioppolo – le forze politiche centriste (Pdl, Lega ed Mpa) impediscono la formazione di un’ampia coalizione capace di sconfiggere la sinistra e determinare un’azione di rinnovamento della politica. La scelta del presidente Berlusconi di ostacolare l’apparentamento alla nostra lista alle elezioni nazionali – puntualizzava – rafforza la nostra convinzione che anche nell’Isola si debba operare una decisione forte”.
Sul nome del papabile governatore bocche cucite. Un’ipotesi in campo e’ che possa essere lo stesso Nello Musumeci, ma i prossimi giorni saranno decisivi per sciogliere il nodo.
Certe, invece, le identita’ degli altri neo sfidanti dei due massimi competitor. Forza Nuova ha scelto il proprio segretario regionale, Giuseppe Bonanno Conti, attualmente componente dell’Ufficio politico nazionale del partito. Slegata dai partiti e’ invece Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe ucciso dalla mafia nel 1993 a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), sostenuta dal movimento ”Amici di Beppe Grillo”. Nella sua prima uscita pubblica da candidato governatore in un albergo di Palermo il funzionario del dipartimento della Protezione civile regionale non ha usato parole concilianti nei confronti dei suoi diretti avversari.
”Scegliere tra Lombardo e la Finocchiaro? Come decidere se buttarsi dal quinto o dall’ottavo piano – ha esordito -. Li abbiamo gia’ visti, li conosciamo e non ne possiamo piu”’. Solo un assaggio dell’attacco frontale. ”Mi hanno chiesto: liberaci – ha aggiunto – In
Sicilia c’e’ la baraonda, chi delinque viene premiato. Noi siamo contrari a questi politici che fanno a gara a chi ha piu’ precedenti penali. Cambiano colori, simboli ma sono sempre attaccati alla poltrone, agli affari, alle clientele. Noi rappresentiamo il nuovo” chiosa Alfano, che aggiunge: ”La nostra lista e’ certificata con il bollino: i nostri casellari giudiziari li pubblicheremo su internet”.
 

In rete, sul blog del comico genovese saranno anche inserite tutte le iniziative e il programma, ”gia’ pronto” spiega la figlia del giornalista ucciso dalla mafia. ”Nei prossimi giorni lo presenteremo agli elettori” assicura. Chi il programma lo ha gia’ illustrato e’ Raffaele Lombardo, il leader autonomista che, dopo aver incassato l’appoggio di Berlusconi e della rinata Cdl in Sicilia, domenica scorsa ad Acireale (Catania) ha aperto ufficialmente la sua campagna elettorale. Davanti ad una folla di oltre 7mila persone l’ex
presidente della Provincia ha ringraziato Berlusconi senza il quale ”ci sarebbe stata una lotta all’ultimo sangue – ha detto -. Ha voluto scommettere su questa novita’ storica: la prima volta che un candidato presidente della Regione siciliana non e’ espressione di un partito nazionale, ma dell’autonomismo locale. E’ un’anomalia che fa rima con autonomia”.
Poi, spazio appunto al programma, che sara’ nel ”segno della continuita”’ con le battaglie che il Movimento per l’Autonomia ha portato avanti negli ultimi tre anni. Dalla riconversione degli impianti industriali inquinanti, al ‘no’ all’uso del pet-coke, dall’investimento sulle fonti di energetiche alternative al suo cavallo di battaglia, il Ponte sullo Stretto di Messina. Un’opera che “grazie anche all’impegno del senatore Pistorio non e’ stata cancellata del tutto con la cancellazione della societa’ Stretto di Messina e che Berlusconi si e’ impegnato a realizzare”. E proprio sul ponte che dovrebbe collegare la Sicilia al resto d’Italia si puo’ misurare la distanza tra il candidato del centrodestra e quello del centrosinistra. Anna Finocchiaro ha aperto la campagna elettorale ad Agrigento.

‘Quando parla di Sicilia e di Sud Berlusconi sa solo dire ‘ponte sullo Stretto’, come fosse un’equazione miracolistica” dice Anna Finocchiaro, per cui la ”vera sfida e’ traghettare l’Isola dalla premodermita’ della quale e’ prigioniera per colpa della politica del centrodestra, alla modernita’. L’unico modo di venir fuori dal sottosviluppo”.
 

Le priorita’ per il capogruppo del Pd al Senato? Il risanamento della spesa pubblica e la razionalizzazione di quella sanitaria, la riorganizzazione dell’apparato amministrativo e un piano di infrastrutture ”concreto e realizzabile”, per cui e’ necessario ”fissare i tempi di realizzazione e rispettarli”.