di Redazione
Riteniamo che per quanto riguarda le esigenze del tessuto imprenditoriale della nostra provincia, conservano piena attualità le indicazioni contenute nell’ipotesi di intesa Stato-Regione (di cui alla Deliberazione della Giunta Regionale di Governo n. 602 del 22/12/2005) e nell’Accordo di Programma per l’utilizzo dei cosiddetti “Fondi ex Insicem” (siglato in data 26/07/2006).
A tal fine, va ripreso l’iter procedurale della predetta intesa Stato-Regioni, che consentirebbe di mettere in atto un progetto complessivo di sviluppo del nostro territorio.
In particolare, l’impegno va orientato sulle seguenti tre azioni strategiche principali:
1)- COLLEGAMENTI INFRASTRUTTURALI
Per la viabilità stradale di collegamento esterno, in una logica di sistema con le province di Catania e di Siracusa, le priorità fondamentali su cui indirizzare tutte le risorse disponibili sono il completamento della Siracusa-Gela e la realizzazione della Catania-Ragusa.
Nella stessa logica, vanno privilegiati tutti gli interventi relativi ai collegamenti (stradali e ferroviari) necessari a mettere in rete l’aeroporto di Comiso con quello di Catania, il porto di Pozzallo con quelli di Catania e di Augusta ed il costruendo autoporto di Vittoria con l’interporto di Catania Bicocca e con l’autoporto di Melilli.
2)- POTENZIAMENTO DELLE AREE ATTREZZATE PER INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
Va accompagnato con le risorse necessarie il Piano redatto dal Consorzio ASI per l’ampliamento delle zone industriali esistenti a Ragusa e a Modica-Pozzallo e per la realizzazione delle nuove aree di Vittoria, Santa Croce Camerina, Chiaramonte Gulfi, Ispica e Giarratana.
Analogo impegno va rivolto al reperimento degli appositi fondi europei per il finanziamento delle zone artigianali, con particolare riguardo ai nuovi insediamenti di Scicli, Ispica e Monterosso Almo.
3)- RAFFORZAMENTO DELLA CAPITALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
Va ripreso a livello regionale il progetto, contenuto nel Piano di utilizzo dei “Fondi ex Insicem”, per la istituzione di un fondo di rotazione per il sostegno del tessuto produttivo e per la capitalizzazione delle imprese, tramite l’intervento dei Consorzi Fidi che finanziano progetti di sviluppo imprenditoriale
A questi punti programmatici di fondo, vanno aggiunti gli interventi sui seguenti punti di interesse del mondo delle imprese:
1)- POLITICA ENERGETICA
Va seguita una politica coerente nella direzione dello sviluppo delle fonti di energia alternative e rinnovabili, con particolare riguardo all’eolico ed al solare, semplificando al massimo le procedure autorizzative, nel pieno rispetto delle compatibilità ambientali.
Con gli stessi presupposti va respinto ogni atteggiamento antimoderno contrario allo sfruttamento dei giacimenti del sottosuolo e va definitivamente approvato un serio Piano regionale per la realizzazione dei termovalorizzatori, necessari anche alla soluzione del drammatico problema dei rifiuti.
Il tutto nella logica di un ristorno verso i territori coinvolti, in termini sia di abbattimento della bolletta energetica, sia di investimento delle royalties in progetti di sviluppo.
2)- ACCESSO AL CREDITO
Va incrementato il sostegno alle imprese soprattutto tramite l’intervento dei Consorzi di garanzia fidi, che si sono rivelati uno strumento vincente per facilitare l’accesso al credito sia ordinario che agevolato.
3)- SNELLIMENTO DELL’APPARATO REGIONALE
Va ridotto il numero degli Assessorati e delle Direzioni regionali.
La Regione deve prendere l’impegno di una moratoria nell’ampliamento del numero dei dipendenti regionali, tramite la non sostituzione di chi va in pensione per un periodo di almeno 5 anni, mentre le poche assunzioni necessarie vanno operate solo per concorso pubblico.
Inoltre, la Regione e gli altri Enti pubblici devono operare un passo indietro nella loro presenza in società impegnate nella prestazione di servizi, operando una reale apertura dei mercati alla concorrenza, a tutto vantaggio dei cittadini utenti.
Deve essere operata una vera semplificazione delle procedure amministrative ed autorizzative per i cittadini e per le imprese, con la drastica eliminazione di tutta una serie di passaggi burocratici e con l’accorpamento di uffici che spesso duplicano i procedimenti.
4)- GESTIONE DELLE INFRASTRUTTURE
La Regione deve sciogliere il nodo della gestione del porto di Pozzallo, che va sganciato dall’attuale programmazione che lo vede unito ai porti di Mazara del Vallo e di Porto Empedocle e va inserito invece in un’ottica di sistema con i porti di Catania e di Augusta.
In tal modo, si potrà anche attingere ai fondi necessari per l’ampliamento del porto, che ha ormai raggiunto il massimo della operatività con l’attuale dimensione.
5)- CERTEZZA DELLE MISURE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE
Un provvedimento necessario è quello che riguarda la determinazione di tempi certi nell’erogazione dei sostegni economici alle imprese. Molto spesso, il non poter contare in modo tempestivo degli aiuti pubblici, pur previsti da apposite leggi regionali, mette in difficoltà i progetti di sviluppo, rendendo vani gli sforzi operati dalle imprese per il rinnovamento del sistema produttivo.
IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE
Giovanni Brancati Giuseppe Cascone
© Riproduzione riservata