Economia
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08/06/2020 23:52

Co.Farm, i licenziati del farmaco, a Ragusa

Le chiamano verticalizzazioni

di Gabriele Giannone

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Ragusa – Il portafoglio di ordini non mancava, il fatturato neanche, oltre 33 milioni di euro. Un indebitamento contenuto e fisiologico per aziende di queste proporzioni. 23 dipendenti, tutti a tempo indeterminato. Per gli oltre 30 soci della Cofarm srl, da quasi mezzo secolo sul mercato nel commercio all’ingrosso di prodotti farmaceutici, è stata una scelta sofferta -e sembrerebbe anche con qualcosa di più di un disaccordo- quella di chiudere con il passato, per confluire nella nuova “Cofarm Distribuzione srl”, partecipata al 50% dalla quotata Dm Barone, leader nel settore della distribuzione dei farmaci nell’Italia meridionale.

Ma nel conferimento del ramo d’azienda alla nuova new.co, spuntano le cosidette “razionalizzazioni”. In una parola, risparmio. La nuova azienda, la Cofarm Distribuzione srl, annuncia nel marzo scorso un taglio del personale del 50%. 12 lavoratori tra amministrativi, preparatori di merce, dovranno starsene a casa. Le organizzazioni sindacali hanno provato a fare la voce grossa con l’azienda cercando di fare prevalere il buon senso e chiedendo all’apice una rivisitazione dell’organizzazione del lavoro. Ma quanto valgono nel bilancio questi tagli? Il risparmio secco all’anno è di oltre 350 mila euro, euro più euro meno. In effetti, quanto a tutele dei livelli occupazionali, la triplice sindacale rappresentata Antonio Modica, Salvatore Scannavino, Angelo Gulizia, rispettivamente Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, le ha provate tutte. Anche davanti alla Direzione provinciale del Lavoro, cercando un accordo, una soluzione ma senza ottenere nessuna apertura. Solo un assegno di 2500 euro per accettare la cessazione definitiva del rapporto di lavoro (il cosiddetto esodo) e la rinuncia alla impugnazione del licenziamento. Una beffa per quei lavoratori che credevano in quell’azienda e nelle parole dei suoi amministratori che, fino ad ieri, hanno annunciato la riorganizzazione della forza lavoro, di concerto con i sindacati, come uno degli interventi del nuovo management.