Un Meeting Agricolo al Donnafugata Resort
di Daniela Citino


Ragusa – Aumentando le conoscenze anche il peggiore amico diventa meno temibile. Sicuramente sino a due anni fa la famelica “farfallina”, giunta dal Sud- America viaggiando lungo gli assi della globalizzazione, era capace di falcidiare intere produzioni di pomodoro rendendo ancora più fragile un’imprenditoria agricola, già resa debole da un sistema economico, sempre più internazionale e sempre più competitivo, dominato dalle regole ferree dettate dalla Grande distribuzione organizzata.
“Lo scenario odierno fortunatamente è cambiato, se nel primo periodo di comparsa dell’insetto la situazione era resa ancora più grave dall’assenza di sostanze attive contro la Tuta Absoluta, oggi la ricerca nella lotta chimica al temibile lepidottero ha fatto passi in avanti” sottolinea Renzo Pedretti del team DuPont nel corso del Meeting Agricolo organizzato a Donnafugata Resort. Un momento informativo con il mondo della produzione per fare il punto dei sistemi e dei mezzi chimici per contrastare l’invasione del terribile lepidottero nella struttura orticola. “E’ ovvio – sottolinea Pedretti – che il solo trattamento chimico non è efficace se non accompagnato da altri significativi accorgimenti”. Il manager della Dupont ha poi rimarcato l’importanza “del monitoraggio continuo e della prevenzione costante in un’ottica di cura e pulizia della stessa struttura serricola”. E in quest’ottica di una maggiore conoscenza e di un’informazione più mirata, il Meeting agricolo ha fornito l’occasione per la distribuzione al mondo della produzione agricola di un “prezioso” opuscolo sulla Tuta Absoluta. Un volume divulgativo, realizzato dai professori Luigi Sannino e Bruno Esponosa, che vuole essere una “summa” vera e propria sulla Tuta Absoluta. “Siamo partiti – spiega il professore Sannino – dalla cronistoria della comparsa dell’insetto, “scoperto” niente meno che agli inizi del secolo scorso da Edward Meyrick, uno tra i maggiori entomologi del tempo, ma dall’anno della sua descrizione, 1917, la Tuta Absoluta ha di fatto vissuto nel più assoluto anonimato sino a quando la sua presenza non è stata rilevata nel 2006 in Spagna, e negli anni successivi in Nord- Africa, in gran parte dell’Europa mediterranea e nei paesi settentrionali come Olanda, Germania, Inghilterra. In Italia è invece giunta nel 2008 in Sardegna, Campania, Liguria e purtroppo anche la Sicilia”. Nel volume, insieme alla “memoria” storica della Tuta Absoluta, sono descritte le cause, imputabili alla commercializzazione, le caratteristiche morfologiche, le piante ospiti. Gli autori, inoltre, si soffermano sulla biologia della tignola del pomodoro, dedicando un capitolo ai suoi nemici naturali e un altro sul corretto utilizzo della lotta chimica. Un punto, quest’ultimo, relativo alla problematica dei residui chimici presenti nelle produzioni, trattato ,nel corso del Meeting, dal tedesco Robert Albert che si è soffermato sui “Disciplinari Europei della Gdo”.
“La produzione agricola deve dialogare con la Gdo per non farsi schiacciare dal suo potere d’acquisto. Oggi la Gdo, soprattutto estera e in particolare modo, tedesca, è sempre più attenta a stabilire parametri ben precisi sui residui chimici ammessi nella merce da commercializzare. Per non incorrere in queste liste rosse è importante che il produttore sia a conoscenza del sistema diventando rispettosa degli standard di commercio, nazionali e internazionali richiesti. Anche se è altrettanto importante da parte nostra non incoraggiare la realizzazione di disciplinari privati”. In platea con i produttori della zona, che hanno rimarcato le difficoltà “congiunturali” della crisi agricola, anche molto rappresentanti della ricerca universitaria.
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