I pagamenti digitali danno diritto a un rimborso fino a 3300 euro. Come accedere al bonus cashback
di Redazione

Bonus bancomat, bonus carte, lotteria degli scontrini, Super Premio per gli acquisti elettronici, in una parola Cashback. Il governo Conte vuole incentivare la diffusione della moneta elettronica e combattere l’evasione fiscale. La lotta al contante si arricchisce, dunque, di nuovi strumenti. Il 1° luglio 2020 è toccato al nuovo limite all’uso del contante (2 mila euro che si abbasseranno a mille euro da gennaio 2022). Il nuovo pacchetto può però garantire anche vantaggi economici non indifferenti, tanto che i consumatori più attenti e sensibili all’uso delle carte e delle app per i pagamenti potranno raggranellare – con un po’ di fortuna un «tesoretto» fino a 3.300 euro all’anno. In pratica, una mensilità in più. A questa cifra poi, sempre con il sostegno della dea bendata, si può aggiungere quella vinta con la «lotteria degli scontrini», che prevede premi settimanali e un’estrazione finale da 50 milioni di euro.
Le norme sono contenute nel decreto Agosto, appena approvato in via definitiva e convertito in legge, e sono ormai di prossima introduzione. Con il via libera del Garante della Privacy al regolamento del cashback, il governo conta di partire dal prossimo 1° dicembre 2020.
Ma di cosa si tratta? La prima cosa da chiarire è la definizione di moneta elettronica. Con questa espressione si indicano tutti i metodi di pagamento diversi dal contante e realizzati grazie a circuiti telematici: bancomat, carte di credito e debito, app, bonifici elettronici.
Cosa è il cashback
L’obiettivo del governo è di far aumentare l‘utilizzo dei mezzi di pagamento tracciabili. Ecco che per incentivare l’uso di carte di credito, bancomat, etc, lo Stato prova a ricompensarne l’utilizzo. Infatti, per avere il 10% della spesa indietro, gli acquisti devono essere effettuati fisicamente negli esercizi commerciali, dove si potrebbe in alternativa pagare in contanti ed è la ragione per la quale lo shopping online è escluso dall’incentivo. La parte della spesa ridata indietro dopo l’acquisto è letteralmente il «cashback» (in inglese “soldi indietro”). Per dirla in altro modo, si tratta di un parziale “riaccredito di denaro” speso.
Da dicembre basteranno 10 pagamenti con carte o bancomat
Il giorno del cashback è il 1° dicembre , come previsto dal Decreto Agosto. Da quella data si avrà diritto al rimborso del 10% sulla spesa fatta con carte di credito o debito, bancomat, bonifici bancari, ma anche app installate sul proprio telefonino (come Apple Pay, Samsung Pay o Satispay).
Il mese di dicembre costituirà la fase di «sperimentazione»: basterà infatti un minimo di 10 pagamenti tracciabili per poter ottenere il rimborso. Obiettivo facile da raggiungere visti gli acquisti natalizi. Ma attenzione: le spese online sono escluse dal meccanismo di rimborso.
Quando il meccanismo sarà a regime, e dunque presumibilmente dal gennaio 2021, le operazioni minime richieste saranno 50 da spalmare nel primo semestre e altre 50 per il secondo.
Cashback: massimale di spesa a 3.000
In genere, con il cashback il servizio offerto (pensiamo per esempio al circuito di Satispay) non si configura come sconto sulla merce, bensì come restituzione reale di una parte del denaro pagato. Con modalità che variano da piattaforma a piattaforma, la restituzione dei soldi può avvenire con accredito su un conto o per ogni operazione come riaccredito immediato. Per quanto riguarda l’incentivo del governo, il rimborso dovrebbe avvenire in due tranche, alla fine dei sei mesi (giugno e dicembre). Il cashback massimo di 300 euro è relativo al rimborso previsto di 10%, essendo per ora il massimale di spesa previsto dal governo fissato a 3 mila euro annui. Abbiamo scritto «attualmente previsto» perché l’idea del governo è ampliare il tetto di spesa «scontabile» in caso di ulteriori risorse disponibili. Il primo check potrebbe essere fatto alla fine del primo semestre. In altre parole, i cittadini che spendono con carte di credito, bancomat e app potranno ottenere fino a 300 euro di rimborso annuale, con un cashback del 10% sulle spese effettuate. Il bonus sarà versato in due tranche semestrali, prima delle vacanze estive e alla fine dell’anno. Questo potrebbe significre ch il governo individuerà un tetto di spesa semestrale (per esempio 1.500 euro).
Le soglie minime
Per ottenere lo sconto del 10% sulla spesa fatta con carte di credito, bancomat e app, occorre tenere d’occhio due soglie minime: quella delle transazioni e quella del tetto di spesa. La ratio è lampante: il governo vuole evitare che con poche operazioni e magari riferite ad acquisti molto costosi si ottenga facilmente il recupero del 10% della spesa effettuate. Per questa ragione è stato spiegato più volte che «contano anche i caffè» pagati al bar con moneta elettronica. L’obiettivo infatti non è quello di fare un regalo a chi spende, ma contrastare la circolazione del contante per diminuire drasticamente l’evasione fiscale, una delle piaghe del nostro Paese.
Lo shopping online è escluso dall’incentivo
Si tratta già di acquisti per loro natura effettuati tramite carte di credito e dunque tracciabili. Dagli acquisti nei negozi tradizionali, però, non ci sono esclusioni di categorie merceologiche per avere diritto al cashback. Ovvero si può comprare di tutto, dal tv coloro al caffè.
Il «super cashback»: premio di 3 mila euro (per 100 mila fortunati)
Al meccanismo del rimborso del 10% della spesa si potrebbe aggiungere una sorta di «super cashback», un premio cioè (si parla di 3 mila euro) da riconoscere ai primi 100 mila cittadini che useranno maggiormente la moneta elettronica. Non servirà essere degli spendaccioni armati di carte di credito per sperare di agguantare il premio. A contare, infatti, saranno il numero di operazioni eseguite con carte e bancomat e l’aver raggiunto il tetto minimo di 3 mila euro annuali. Insomma, 5 caffè al bar conteranno come 5 telefonini comprati o 5 orologi. Almeno per le chance di essere tra i 100 mila fortunati.
Si potrà sapere in tempo reale in quale posizione ci si trova e se si può aspirare al premio finale registrandosi all’app IO (l’applicazione lanciata dalla Pubblica Amministrazione per l’accesso a bonus e servizi pubblici).
Come si partecipa al cashback e al «super cashback»
Il decreto Agosto affida alla piattaforma informatica PagoPa (la società dei pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni) la gestione dei «premi» e alla Consap l’erogazione dei rimborsi e anche l’eventuale gestione di contenziosi che dovessero sorgere. Dunque, l’app IO – la stessa usata anche per il Bonus Vacanze – dovrebbe essere l’unica interfaccia tra i cittadini e la Pubblica amministrazione per la gestione del cashback.
Gli interessati dovranno registrarsi al programma dopo avere effettuato l’accesso tramite Spid indicando il proprio codice fiscale, le carte o le app che si intendono utilizzare per partecipare al programma e l’Iban per ricevere il rimborso ogni sei mesi (a giugno e dicembre).
Lotteria degli scontrini, ecco come funziona: primo premio 5 milioni
Un mese dopo l’avvio del cashback, toccherà al concorso a premi della «Lotteria degli scontrini» legato al nuovo scontrino elettronico. Per partecipare si deve essere maggiorenni e residenti in Italia, e concorre all’estrazione ogni acquisto di beni e servizi per importi pari o superiore a 1 euro. Ogni pagamento valido per l’estrazione deve essere corredato dal «codice lotteria», un Qr code da richiedere sul Portale Lotteria predisposto dall’Agenzia già in marzo.
Le novità sono date dalla conferma da parte del governo della dote da 50 milioni, con singoli premi che potranno arrivare fino a 5 milioni di euro. Inoltre, la nuova lotteria prevede estrazioni “ordinarie” (valide anche per acquisti fatti con il contante) ed estrazioni “zero contanti”: chi paga dunque con la moneta elettronica (bancomat, carta di credito, carta di debito, etc) partecipa a entrambe le estrazioni.
Le estrazioni saranno annuali e mensili (ma si stanno già ipotizzando anche estrazioni settimanali).
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