Attualità
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06/09/2013 18:51

Comiso-Catania nella rete nazionale aeroporti

Parlano Taverniti, Dibbennardo e Mancini

di Lucia Fava

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Aeroporto di Comiso
Aeroporto di Comiso

 Comiso – Trentuno giorni fa, il 7 agosto 2013, veniva inagurata la tratta Comiso-Ciampino. Arriva ad un mese esatto

dall’operatività del Vincenzo Magliocco la notizia che il territorio attendeva da tempo: Comiso è presente nel “piano Lupi”. O meglio, è presente nella proposta del “piano nazionale degli aeroporti” (documento programmatico che in Italia manca da quasi trent’anni), uscita dal gruppo di lavoro ristretto e formulata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi. Nella bozza, predisposta da tecnici e ministero, ricompare lo scalo comisano, che era scomparso, invece, nel precedente atto di indirizzo del ministro Passera. 

In particolare, si registra il ritorno dell’aeroporto di Catania nella rete core comprensive network e di Comiso in quella nazionale. Ma non solo. Per lo scalo comisano sono previsti anche voli “cargo” (due soli i siti individuati in tutto il meridione – Puglia e Sicilia). La Giunta regionale ha, inoltre, già esitato l’Intesa Generale Quadro Infrastrutture, documento che prevede, peraltro, una serie di importanti opere autostradali e ferroviarie a supporto della rete aeroportuale siciliana. Entro la fine di settembre, il ministro Lupi ha assicurato che sarà stesa definitivamente la bozza di Dpr sul Piano aeroporti da presentare in Conferenza Stato Regioni e ai Ministeri di competenza per l’acquisizione degli ulteriori pareri. Se non cade il governo, in pratica, Comiso sarà inserito nel piano nazionale degli aeroporti. 

Questo significa che gli esosi costi Enav (4,5 milioni di euro per un solo biennio) saranno interamente a carico dello Stato e che le somme già stanziate dalla Regione siciliana (la parte non ancora spesa) per l’aeroporto comisano potranno essere reinvestite per incentivare i vettori. Una notizia che viene accolta con entusiasmo dai vertici di Sac e Soaco. 

“Diamo atto al Governo regionale, e in particolare al presidente Crocetta e all’assessore Bartolotta – commentano Enzo Taverniti, Rosario Dibennardo e Gaetano Mancini –, di avere sostenuto con efficacia le posizioni espresse da Sac e da Soaco in merito all’esigenza di valorizzare il sistema integrato aeroportuale Catania-Comiso, nell’ambito delle linee di indirizzo sul Piano nazionale degli aeroporti”. 

“Sarebbe infatti incomprensibile immaginare – aggiungono i vertici di Sac e Soaco – che il sistema aeroportuale della Sicilia Orientale, che serve già oggi oltre 3,3 milioni di siciliani, non venisse inserito tra i nodi principali (core) della rete nazionale. E sarebbe altresì assurdo che l’aeroporto di Comiso, naturale alternato di Catania e con esso integrato in termini complementari per precisa scelta strategica e industriale, non fosse inserito nella rete degli scali di interesse nazionale. Adesso occorre mantenere alta l’attenzione affinché i prossimi passi proseguano lungo questa direzione, facendo sì che la proposta fin qui formulata venga sostenuta anche dal ministro Lupi, per giungere in tempi brevi alla sua definitiva approvazione”.