di Redazione

Il 24 maggio del 1998 il monaco Jinyu Morishita, reduce dalle lotte pacifiste condotte per anni all’ex base Nato, per cacciare i missili Cruise, decise di lasciare un seme di speranza e non violenza proprio a Comiso.
Il monaco buddista, che era sempre in prima fila nelle manifestazioni con il suo tamburello e i mantra della pace, restò proprio nei luoghi che nel passato, con Cruisetown, la città dei missili, sono stati simbolo di guerra.
Da allora ha costruito la pagoda della pace che domina dall’alto contrada Canicarao e la città casmenea. La struttura è l’unica dell’ordine dei Nipponzan Myohoji esistente in Italia.
Come questa di Comiso, sparsi nel mondo, vi sono altri 79 baluardi della pace.
Domenica mattina è stato celebrato il decennale della costruzione della pagoda con una cerimonia che ha richiamato buddisti italiani e rappresentanti della comunità dello Sri Lanka da tutte le province della Sicilia.
Davanti al Buddha sono stati compiuti i riti, i mantra, le preghiere.
Nella parte finale della cerimonia, dopo lo spargimento dei petali, i monaci con i loro tamburi e i suggestivi canti mantrici hanno percorso alcuni giri intorno alla pagoda.
I monaci dell’ordine internazionale Nipponzan Myohoji seguono come pratica fondamentale questo recitare i mantra, camminando a piedi e suonando il tamburello.
Telenova
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