Non è imparziale
di Redazione


Comiso – Mozione di censura al presidente del Consiglio comunale Raffaele Elia. Il documento è stato approvato l’altro ieri sera con 11 voti contro 1. I gruppi del Pdl e dell’Udc, al momento del voto, hanno abbandonato l’aula consiliare. Il documento è stato approvato dagli otto consiglieri del Pd, da Pasquale Puglisi, Gaetano Cottonaro e Salvatore Cavalieri.
L’unico voto contrario è stato espresso da Giuseppe Digiacomo (Udc) il quale ha precisato di non uscire dall’aula in quanto in quel momento presiedeva la seduta. Ad Elia si è contestata la violazione del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, inerente il diritto d’iniziativa dei consiglieri comunali. “Una conduzione faziosa – si legge nel documento approvato – del massimo consesso civico, poiché in più occasioni ha limitato il dibattito consiliare, facendo spesso degenerare il clima in aula. Un ingiustificato ritardo nella trattazione delle interrogazioni promosse dai Consiglieri. L’aver ostacolato l’attività dei consiglieri con atteggiamenti dilatori, regolando in modo non imparziale l’attività in Consiglio, creando momenti di tensione e non assicurando serenità ai dibattiti. Una condotta non lineare e omogenea, atteso che l’episodio della mancata votazione dell’odg del 27 dicembre scorso (uno dei tanti), va raffrontato con altri casi analoghi in cui il comportamento dell’ufficio di presidenza ha contrastato con quello tenuto nell’ultima seduta”.
Lungo e piuttosto articolato il dibattito consiliare, protrattosi fino a poco prima della mezzanotte. Le posizioni dei firmatari della mozione di censura sono state ribadite da Salvatore Zago, Fabio Fianchino e Giovanni Occhipinti del Pd, mentre Pasquale Puglisi e Gaetano Cottonaro, eletti in due distinte liste civiche, hanno molto criticato l’ufficio di presidenza. Il consigliere Salvatore Cavalieri (Forza del Sud), condividendo la censura al presidente Elia ha tuttavia precisato che il suo non è stato un voto contro l’Amministrazione Alfano. Elia ha seguito impassibile il dibattito senza intervenire. Diversa la posizione del capogruppo del Pdl Giorgio Assenza secondo cui la mozione di censura non sarebbe stata nemmeno presentabile perché non prevista dal regolamento consiliare. Entrando nel merito, Assenza ha parlato di “atto strumentale dell’opposizione che non ha motivo di esistere”.
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