Attualità
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05/08/2010 09:23

Cooperazione sociale, le richieste inopportune della giunta Alfano

Tra i parametri di assegnazione del punteggio l’amministrazione comunale ha inteso inserire anche i tempi di pagamento delle fatture

di Redazione

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Comiso – “Riteniamo inammissibile che un’amministrazione pubblica debba contare sulle risorse finanziarie delle cooperative sociali, che erogano servizi per proprio conto” – così dichiarano i rappresentanti di AGCI, CONFCOOPERATIVE e LEGACOOP della provincia di ragusa, rispettivamente Manuela Montemagno, Gaetano Mancini e Pino Occhipinti, riferendosi al bando di gara per l’affidamento del servizio di assistenza igienico personale in favore degli alunni portatori di handicap grave frequentanti le scuole materne elementari e medie, pubblicato dal comune di Comiso.

Infatti, tra i parametri di assegnazione del punteggio l’amministrazione comunale ha inteso inserire anche i “tempi di pagamento delle fatture”, e cioè verrà premiata quella cooperativa sociale, che accetta di ricevere le somme dovute con un ritardo di almeno 120 giorni dalla presentazione della fattura”.

Questa condizione – continuano Montemagno, Mancini ed Occhipinti – è fortemente lesiva dei diritti della cooperativa appaltatrice, nonchè vessatoria perché inibisce la possibilità di chiedere alla stazione appaltante i legittimi interessi previsti dalla normativa vigente, riguardo alle somme dovute. Inoltre costringe la stessa cooperativa sociale a dotarsi di un adeguato polmone finanziario per continuare a sostenere i costi in assenza dei pagamenti del Comune”.

In questo modo – affermano i rappresentanti di AGCI, CONFCOOPERATIVE e LEGACOOP – l’Amministrazione comunale di Comiso dimentica che le ditte in questione sono cooperative sociali, la cui natura è assolutamente differente da quello delle imprese profit e quindi non è proprio possibile equiparare le capacità finanziarie delle cooperative sociali a quelle ben più corpose delle ditte a scopo di lucro, che non perseguono finalità ad alta valenza sociale”.

Evidenziamo poi, che le esperienze maturate dalle cooperative sociali nel rapporto col Comune di Comiso indicano ritardi medi di pagamento che superano i 12 mesi e quindi dovrebbe essere, al contrario, la stessa Amministrazione a garantire i pagamenti in tempi ragionevoli. Per questo chiediamo al Comune di annullare, in autotutela, la gara d’appalto di cui all’oggetto e di riformulare un bando correggendo quanto evidenziato”.