di Redazione
SCIACCA, 05 OTT E’ partita questa mattina dalla
Banca del sangue cordonale di Sciacca, con destinazione
l’ospedale Albert Florian di Budapest, la sacca contenente il
cordone ombelicale donato da una mamma siciliana alla clinica
Candela di Palermo e crioconservato nella struttura che fa capo
all’Asp di Agrigento. La donazione è destinata a un bambino di
due anni affetto da una grave forma di leucemia. Il sangue
cordonale contiene preziose cellule staminali necessarie per
curare gravissime patologie del sangue e rappresenta
un’alternativa altrettanto efficace e sicura al trapianto di
midollo osseo nei casi in cui non si trovi un donatore
compatibile. Generalmente, per un paziente in attesa di
trapianto la probabilità di reperire un donatore compatibile in
ambito familiare è pari al 25% circa. Del restante 75%, solo il
35% riesce a reperire un donatore compatibile nei Registri
Internazionali di midollo osseo (circa 25 milioni nel mondo, di
cui in Italia circa 350.000 ).
“Il ‘miracolo’ è fatto di grandi numeri e della condivisione dei
dati in tempo reale da un capo all’altro del mondo. afferma
Pasquale Gallerano, direttore della Banca Cordonale e più si
allarga questa rete, più saranno le probabilità di trovare un
donatore compatibile per chi ne ha bisogno. Il numero di
trapianti di cellule staminali da sangue cordonale continua a
crescere spiega Cordonaro superando in atto il numero di
40.000 procedure, confermando la grande potenzialità delle
cellule staminali del sangue placentare che, per alcuni aspetti,
sono da ritenersi persino ‘migliori’ rispetto a quelle contenute
nel midollo osseo. Ad esempio, le cellule staminali presenti nel
sangue placentare sono meno aggressive dal punto di vista
immunologico. Complessivamente i risultati delle due procedure
trapiantologiche sono sovrapponibili se valutate a distanza di
tempo”. (ANSA).
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