Attualità
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08/03/2008 13:32

Costa cara la mortadella a Nino Strano

di Redazione

“Stanotte non mi hanno fatto toccare il letto, tutta colpa delle liste. E’ una responsabilita’ molto importante fare le liste perche’ si decide sul destino delle persone, non e’ un destino di vita o di morte, ma e’ un destino importante”. Lo ha detto Silvio Berlusconi che ha preso la parola al Palalido di Milano ringraziando i leader dei piccoli partiti che sono entrati in Pdl e ha criticato i giornali “che si sono inventati candidature che non esistono, quelle che ho letto questa mattina sono semplicemente fasulle”.

Berlusconi ha detto che il 30% delle liste “sara’ fatta da quella parte dell’Italia che oggi festeggia la sua festa, l’altra meta’ del cielo, oggi voglio ricordarlo e’ l’8 marzo. Per arrivare al 50% di candidatura di donne l’Italia forse non e’ ancora pronta ma noisiamo sulla buona strada” ha concluso Berlusconi.

Quanto alle candidature, per Berlusconi ”purtroppo i posti sonoquelli che sono, e ci saranno anche degli esclusi. Avevamo una rosa dirichieste 10 superiore al numero dei posti disponibili, e’ come una squadra di calcio, non possono giocare piu’ di 11 persone anche qui i posti sono limitati”, ha concluso.Arriva l’accordo sulle liste per le politiche tra Miccichè e Alfano.

Il coordinatore regionale di Fi ha ottenuto il rinnovamento delle liste con 17 new entries fra gli eleggibili di Camera e Senato. Il presidente dell’Ars, invece, salva i suoi fedelissimi: da Pippo Fallica a Mario Ferrara, da Gaspare Giudice a Ugo Grimaldi. A guidare l’elenco per Montecitorio Berlusconi e Fini, seguono il presidente dell’Ars e Alfano per la Sicilia occidentale.

Rientra l’ex ministro Enrico La Loggia.Le altre novità sono l’assessore regionale Dore Misuraca, l’ex presidente della provincia di Agrigento, Vincenzo Fontana, il presidente della Gesap, Giacomo Terranova, e il deputato all’Ars Alessandro Pagano.

Berlusconi ha indicato tra i candidati una giornalista palermitana del Tg4, Gabriella Giammanco. Escluso dal collegio della Sicilia occidentale Nino Mormino, l’avvocato dell’ex governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro durante il processo per le “talpe in procura”. In Sicilia orientale tra i nuovi ingressi c’è quello del sindaco di Catania, Umberto Scapagnini, del coordinatore degli azzurri alla provincia etnea Enzo Gibiino, del presidente dell’ordine degli avvocati etnei Salvo Torrisi, del coordinatore provinciale di Messina Ottavio Garofano.

Nelle liste del Pdl anche il messinese Nino Germanà. Da Ragusa arriva Nino Minardo, nipote del deputato uscente Riccardo, passato all’Mpa.

Al Senato, dietro il capolista Renato Schifani, due volti nuovi dall’Ars: l’ex sindaco di Cefalù, Simona Vicari, e Salvo Fleres. In corsa anche Enzo Galioto, coordinatore a Palermo di Fi, Bruno Alicata, dirigente del partito a Siracusa.Ancora da decidere il ruolo di capolista dietro l’accoppiata Berlusconi-Fini nella circoscrizione orientale per la Camera.

A contendersi il primato in lista gli ex ministri Stefania Prestigiacomo e Antonio Martino. Scelgono, invece, di correre per il parlamento siciliano l’ex presidente della provincia di Palermo, Francesco Musotto, e Michele Cimino, presidente uscente della commissione bilancio dell’Ars.

Ricandidato a Palazzo Madama nel collegio in Sicilia, ma al quattordicesimo posto della lista del Pdl. Paga così Nino Strano, senatore uscente di An, il gesto plateale di mangiare una fetta di mortadella in aula, subito dopo la votazione a Palazzo Madama che decretò la sfiducia al Governo Prodi. Lo conferma lo stesso parlamentare spiegando di “accettare in silenzio e con rispetto la decisione del partito”.

Nel centrodestra c’è chi invece non accetta per niente le decisioni del vertice Berlusconi-Fini. Anzi, giudica arrogante l’atteggiamento della coppia di testa. 

“Essere fuori da una coalizione elefantiaca e lo siamo non per nostra scelta, ma per l’arroganza di chi in quello schieramento non ha avuto rispetto per il nostro ruolo eper la nostra dignita’ politica e morale, ci consente di accreditarci come duplice alternativa. Alternativa ad un modo di governare che non ci piace, ovvero, quello dei passati governi Cuffaro, che rischia di perpetuarsi, e alternativa ad un Centrosinistra prigioniero dei proprierrori, del proprio radicalismo e ostaggio dei compromessi con quel potere che, a parole, dice di voler combattere”. E’ quanto scrive sul suo blog, ‘www.nellomusumeci.it’, l’eurodeputato e responsabile nazionale Enti Locali de La Destra, Nello Musumeci, in merito al mancato accordo tra il suo movimento e la coalizione che sostiene la candidatura alla presidenza della Regione Siciliana di Raffaele Lombardo. “La nostra battaglia- continua- si fa sulla lista, guidata da uncandidato Presidente che la prossima settimana presenteremo agli elettori come indiscutibile testimonianza di rinnovamento e di cambiamento. La nostra battaglia, dunque, assume gia’ il sapore di unasfida. Meno polemiche, allora, amici del blog- si legge ancora- distinguete bene i critici dai provocatori, e piu’ proposte: La Destraha bisogno anche del vostro prezioso supporto. Non e’ piu’ tempo di chiacchiere sterili. Tutti ai remi!”Ho sbagliato – spiega – e mi adeguo alla scelta fatta, accettandola. Ho sbagliato e pago pegno – osserva Nino Strano – non posso fare a meno di osservare come sul mio caso si sia scatenata certa stampa, enfatizzando un errore dovuto al mio carattere passionale”. Strano, che aveva partecipato alla bagarre in aula al Senato anche con alcuni insulti rivolti al collega dell’Udeur Nuccio Cusumano dopo l’annuncio della sua decisione di votare la fiducia, il 27 gennaio scorso aveva chiesto scusa con una lettera aperta pubblicata a pagamento sul quotidiano catanese “La Sicilia” per quello che aveva definito un “passionale senso di goliardia”. 

Fonte: Siciliainformazioni.com