di Redazione

Il finanziamento corre il rischio di essere stornato dalla Regione, che ha deciso di raschiare il fondo del barile e di revocare i finanziamenti dei Pit che non sono stati “apprezzati” dalle amministrazioni e dai consigli comunali. Per tale ragione il consiglio di Scicli, in occasione dell’ultima seduta, ha approvato il Parco di Costa di Carro, e il vincolo che ne discende, per tentare di recuperare il finanziamento che forse sarà revocato per inerzia amministrativa. Il massimo consesso ha eliminato però l’articolo 11, quello in cui si disponeva una sorta di transazione con i privati, in ragione della quale questi rinunciavano a ogni pretesa sulla proprietà, ottenendo in cambio delle volumetrie disponibili a monte della litoranea Cava d’Aliga-Sampieri. Le pressioni provenienti dal centrodestra contro la proposta della proprietà Sgarlata, Adamo e DragoInvest, di rinunciare a ogni pretesa contro l’esproprio, salvo avere in cambio volumi edificabili, ha indotto il sindaco Falla a ritirare l’articolo 11. La discussione è solo rinviata, ma è chiaro che rispetto a quanto previsto dal dipartimento urbanistica c’è stata una marcia indietro, siglata di comune accordo tra i maggiori esponenti dell’opposizione e il primo cittadino, messo alle corde. Se il sindaco non avesse ritirato l’articolo 11 il progetto del parco di costa di Carro sarebbe stato bocciato dal consiglio comunale. Nel do ut des è saltato l’accordo tra il Comune e i privati. Il caso cade a pochi giorni da un’altra vicenda spinosa, che ha riguardato il piano di lottizzazione in contrada Trippatore. Segno che in materia urbanistica le fibrillazioni sono alle stelle, e spesso la merce di scambio perché un piano venga approvato è nei difficili equilibri tra la maggioranza consiliare, che è anche opposizione, e il sindaco, costretto a mediare anche rispetto a posizioni diverse dei suoi stessi assessori. L’intervento è stato finanziato dal Pit “Le Vie de Barocco”, riammesso a finanziamento dal Tar di Catania, dopo una prima esclusione, nel maggio di tre anni fa. Oltre al parco grazie al Pit saranno realizzate la riqualificazione di Villa Penna e del convento dei Cappuccini, il cui appalto è stato celebrato in questi giorni, e il parcheggio di via Badiula, per un ammontare complessivo di quattro milioni 814 mila euro. Nello specifico, il recupero ambientale di Costa di Carro costerà un milione 232 mila euro. Di recente, il consiglio comunale ha approvato anche una variante al piano regolatore, per consentire la localizzazione di un parcheggio nella contrada, destinato alla fruizione estiva. Costa di Carro è un lembo di territorio di grande valore paesaggistico. La scogliera, a strapiombo sul mare, si prolunga per oltre un chilometro e mezzo.
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