di Redazione

Palermo, 15 gen. (AdnKronos) “Non c’è un solo comparto agricolo immune dall’agromafia. Dal furto di prodotti, al pizzo, all’assunzione forzata di manodopera, alla contraffazione e allo spaccio del made in Sicilia, l’Isola continua ad essere subissata dalla criminalità”. E’ quanto emerge dal terzo Rapporto Agromafie elaborato da Coldiretti, Eurispes, e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, presentato stamani a Roma. “Ogni giorno nelle campagne siciliane si commettono crimini afferma il presidente regionale della Coldiretti siciliana Alessandro Chiarelli E gli agricoltori subiscono il peso enorme della forbice tra i costi di produzione e quelli della vendita. Un comparto su tutti, quello ovino, dove il prezzo del latte non può essere inferiore ad un euro. L’allevatore riceve invece dai 74 a 83 centesimi al litro (iva inclusa) che è non solo un prezzo irrisorio, ma inferiore a quello che si ottiene nel resto d’Italia”. Secondo il rapporto, a livello nazionale, il business illegale è aumentato del 10% e nel 2014 ha raggiunto i 15,4 miliardi di euro.
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