Attualità
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21/01/2009 12:14

Crisi alla Provincia, Digiacomo e Di Stallo: Da montagna, topolino

di Redazione

Ragusa – Il coordinatore provinciale del Pd, Pippo Digiacomo e il vice coordinatore Tuccio Di Stallo, dichiarano: “Dopo un mese di paralisi dell’attività dell’Ente, la montagna ha prodotto un ridicolo topolino. “Il Pd ha centrato la propria battaglia sulla trasparenza nelle selezioni pubbliche e ottenuto lo stop delle selezioni a favore di “oggettive procedure previste per legge”, come recita il comunicato, di fatto sconfessando le procedure adottate dall’amministrazione provinciale. Il Presidente della Provincia – scrivono Digiacomo e Di Stallo – ha dimostrato, ove ve ne fosse ulteriormente bisogno, la propria inadeguatezza e inconsistenza politica: per avere bandito una procedura di selezione pubblica oggettivamente e scandalosamente illegittima, come poi lui stesso è stato costretto ad ammettere, incalzato dalle opposizioni; per avere dovuto subire l’auto-sospensione dei suoi assessori, sino a quando non si è piegato ai voleri dei capipartito della maggioranza, che lo hanno costretto a dichiarare pubblicamente che i temi riguardanti la razionalizzazione della macchina amministrativa andavano gestiti “attraverso le più trasparenti ed efficaci procedure”, – scrivono Digiacomo e Di Stallo del Pd – come se questo non fosse ovvio per un pubblico amministratore. La maggioranza, infine, ha dimostrato esattamente perché ha ritenuto di dover paralizzare per oltre un mese l’Ente: per beghe interne, nemmeno tra diversi partiti, bensì tra i vari capi-corrente. Appare pertanto evidente ai cittadini di questa provincia – scrivono i rappresentanti del Partito Democratico, Digiacomo e Di Stallo – che tutti i protagonisti di questa vicenda non hanno determinato la crisi per motivi inerenti il deficit infrastrutturale, oppure per un sussulto d’orgoglio conseguente alle recenti stragi di ragazzi costretti a percorrere strade indegne di una provincia operosa qual è la nostra. E nemmeno la crisi della giunta provinciale ha sfiorato i temi (veri) della crisi economica in atto, e del sostegno e rilancio dell’economia iblea messa in ginocchio dalla carenza di infrastrutture e di progettualità pubblica. Crediamo – scrivono Digiacomo e Di Stallo del Pd – che sia giunto il momento di pretendere di più, di esigere un cambio di passo dai nostri amministratori in questo momento di grave crisi economica. Crediamo invece che proseguendo in questa direzione, si consegnerà alla storia l’attività di un Ente – sono le parole dei rappresentanti del Pd, Digiacomo e Di Stallo – che dopo 20 anni ininterrotti di amministrazione del centrodestra, nulla ha fatto per i suoi cittadini, se non distribuire prebende e contributi per le feste paesane”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’on. Roberto Ammatuna: “Ormai siamo davvero alla frutta, perchè il centrodestra, ubriaco della forza del potere, non rispetta nemmeno i canoni della formalità, – si legge in una nota del deputato regionale del Pd – non fa nemmeno finta di interessarsi dei problemi della gente per mascherare gli unici egoistici obiettivi di autoreferenzialità”.