di Redazione
“I concorsi si facciano in maniera trasparente, senza l’intuitu personae“.
Forza Italia detta le condizioni per uscire dalle secche della crisi alla Provincia Regionale di Ragusa.
Sulle posizioni organizzative dei dirigenti, secondo i forzisti, l’accordo è possibile, ma i concorsi sono, e devono, essere pubblici.
Dovrebbe saltare la clausola concorsuale della scelta in base all’intuitu personae.
Nitto Rosso (considerato vicino all’Udc) resta direttore generale, mentre salta, sempre nella delegazione udiccina, l’assessore Giampiccolo, in favore di un assessore del capoluogo scelto in quota all’on. Orazio Ragusa.
Forza Italia potrebbe scrificare l’assessore Raffaele Monte, in favore di un altro leontiniano, Mandarà ad esempio.
Girolamo Carpentieri resta vicepresidente della Provincia, ma chiede la delega allo sport (di An) e al turismo (del presidente Antoci), oltre allo spettacolo (di Digiacomo), mantenendo beni e attività culturali e politiche giovanili.
Antoci dovrebbe rinunciare a tutte le sue deleghe. Oltre al turismo, anche ai gemellaggi e all’università.
Non si tocca l’assessorato allo sviluppo economico di Enzo Cavallo (Udc), mentre nella giostra di deleghe da riassegnare entra la programmazione comunitaria (di appannaggio dell’assessore Giovanni Digiacomo, Udc).
Su un fatto l’Udc e la Pdl sono d’accordo: resta fuori dalla giunta provinciale l’Mpa di Riccardo Minardo.
Nella foto, il vicepresidente della Provincia, Girolamo Carpentieri
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