di Redazione
Da qui un appello alla responsabilità della classe politica per “rimettere in moto l’economia, perché altrimenti c’è il fallimento”. Occorre, allora, per il sindacato “affrontare alcuni nodi principali tra cui le società partecipate, i forestali, i precari. Serve poi intervenire sulla sanità e sulle politiche sociali, dove ci sono gli stessi sprechi del settore della formazione. Noi siamo disponibili a fare la nostra parte e chiediamo ai potentati economici che in questi anni hanno occupato militarmente la pubblica amministrazione in Sicilia di fare un scelta etica”.
© Riproduzione riservata