Attualità
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09/06/2015 14:08

Crocetta cerca due auto blindate in affitto

A 10 mila euro al mese

di Redazione

Crocetta e l'autoblindo
Crocetta e l'autoblindo

Palermo – Sono oltre 150 le auto blu delle ex Province siciliane rinominate Liberi Consorzi.

Il dato è nel report del Ministero della Funzione pubblica sulle automobili della casta.

La Sicilia resta la Regione col maggior numero di “auto blu”. Nonostante una riduzione superiore del 10% in un anno, infatti, restano ancora tante: 657. Troppe. Più di ogni altra regione d’Italia. Centocinquanta in più della Campania, 230 in più rispetto alla Lombardia, 340 più della Campania.

E a queste, tra poco, potrebbero aggiungersi due vetture: la giunta di governo cerca due auto blindate per il presidente Crocetta. Costeranno 60 mila euro per sei mesi. Esclusa la spesa per l’autista. Una cifra destinata a crescere, se la macchina del governatore viaggerà più del previsto.

I “picchi”, però, nel diagramma delle auto della casta, si trovano tra il Comune di Catania e l’Asp di Ragusa. Il capoluogo etneo, infatti, gestisce la bellezza di 103 auto di servizio. Tre in meno dell’Azienda sanitaria ragusana. Una delle più piccole in Sicilia, ma la più “automunita”. Tra queste vetture, sette sono di grossa cilindrata. 

Il governo regionale è riuscito a “cancellare” le Province, ma non le sue auto blu. Stando sempre al report del Ministero della Funzione pubblica, la ex Provincia di Agrigento dispone di 34 auto di servizio, quella di Messina 31, quella di Ragusa 24. Il numero maggiore però è detenuto dall’ex provincia di Catania: 37 le auto di servizio, 15 delle quali di grossa cilindrata. 

 

Il Ministero dell’Interno non ha messo a disposizione del presidente la vettura blindata. Così, dovrà pensarci la Regione. Che ha anche emanato un bando pubblico, andato deserto. Si proverà allora a reperire le vettura con una “procedura negoziata”. Più snella e veloce. Fissati già i dettagli del noleggio: si partirà da una base d’asta di 5 mila euro per ognuna delle due auto. Il contratto durerà sei mesi. Se le vetture dovessero superare, in quell’intervallo di tempo, la soglia dei 27mila chilometri percorsi, scatterà una ulteriore tariffa: 80 centesimi in più per ogni chilometro percorso.