Le vittime sono state 10 e hanno portato il totale a 6.006 morti
di Redazione

Ancora in netto aumento la curva epidemica in Italia. I nuovi casi sono 2.153, mai così tanti dal 6 giugno, contro i 1.534 di ieri e soprattutto i 1.010 di mercoledì scorso: in una settimana i casi sono più che raddoppiati. Con 210.599 tamponi, 18mila più di ieri, ma il tasso di positività è comunque in crescita dallo 0,8% all’1%. I decessi sono 23 (ieri 20), per un totale di 127.831 vittime dall’inizio dell’epidemia. Ancora in discesa i ricoveri, che non risentono della crescita dei contagi: le terapie intensive sono 6 in meno (ieri -1) con 7 ingressi del giorno, e scendono a 151, mentre i ricoveri ordinari sono 20 in meno (ieri -21), 1.108 in tutto.
10 morti in Sicilia
Ormai la ripresa dei contagi da coronavirus – che fino a oggi sembrava qualcosa di poco concreto – viene fotografata nitidamente anche dal bollettino giornaliero del ministero della Salute che oggi riporta per la Sicilia 288 nuovi casi di infezione da Sars-CoV-2 e 10 morti portano a sfondare la soglia di 6.000 siciliani uccisi dal virus. Ieri i nuovi positivi erano 174 e le vittime 4. Anche a livello nazionale c’è una importante impennata dei contagi.
I nuovi 288 casi registrati in Sicilia, tra l’altro a fronte di un numero di tamponi inferiore rispetto a quelli che hanno intercettato i 174 positivi del giorno precedente (11.939 contro i 15.499 del bollettino del 13 luglio) portano il numeri degli attuali positivi in Sicilia a 3.938 di cui 3.781 in isolamento domiciliare, 137 ricoverati in ospedale con sintomi (due in meno di ieri) e 20 ricoverati gravi nei reparti di terapia intensiva (anche ieri erano 20 i pazienti in rianimazione ma in realtà si contano nel bollettino due nuovi ingressi).
I casi totali di coronavirus dall’inizio della pandemia in Sicilia sono invece arrivati a 233.902, mentre i dimessi guariti sono 223.958 con 135 siciliani che hanno superato il Covid nelle ultime 24 ore, mentre come detto le vittime sono state 10 e hanno portato il totale a 6.006 morti (anche se la Regione ha comunicato che 9 sono relativi al periodo marzo-luglio «a seguito di aggiornamento dati da parte delle strutture ospedaliere del territorio»).
© Riproduzione riservata