Augusta, Sr - Sei migranti a bordo della nave della ong Geo Barents si sono lanciati in acqua nel porto di Augusta, nel tentativo di raggiungere il suolo italiano e chiedere accoglienza: un gesto disperato, dopo che ieri sera - dopo sei ore di operazioni - le autorità italiane hanno sospeso le operazioni di sbarco dei 471 naufraghi, soccorsi dal 9 maggio e per le successive 72 ore in 7 diversi salvataggi nel Mediterraneo, tra le coste nordafricane e siciliane.
Meno della metà è riuscito a scendere a terra, poi "le autorità italiane ci hanno chiesto di lasciare il porto senza alcuna spiegazione" twitta Medici senza frontiere. Adesso sull'imbarcazione sono rimaste 238 persone, "fra cui alcune con arti fratturati e un paziente diabetico". Malta, come sempre, ha negato ogni supporto. Sempre oggi la guardia Costiera tunisina ha recuperato i corpi di 4 immigrati annegati al largo di Ellouza, mentre è in corso la ricerca di altri 10 dispersi e certamente morti.