Scicli - La verità è venuta a galla, come l’olio sull’acqua.
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“Lo trovai rannicchiato a terra, piangeva”, ha raccontato la mamma crollando davanti ai militari dell’Arma che la interrogavano. “Aveva dolore e il padre non voleva che io chiamassi i carabinieri”.
Altro che caduta dal letto o dalla vasca da bagno!, prima patetica versione fornita dalla mamma impaurita dalla violenza del compagno, violenza che lei aveva conosciuto già prima della gravidanza, cinque anni fa.
Emergono nuovi particolari dalla vicenda del padre 39enne di Scicli, muratore saltuario, finito in carcere a Ragusa per aver picchiato il figlio di 5 anni, un bambino speciale.
Emergono grazie a La Vita in Diretta condotta da Alberto Matano su Rai Uno e all’inviata a Scicli e a Mazzarino Tatiana Bellizzi.
L’uomo ha un altro figlio adolescente da precedente unione e nei primi giorni di febbraio aveva ospitato a casa la ex compagna da cui aveva avuto il secondogenito cinque anni fa.
Proprio questo fine settimana il bambino, ora guarito, festeggerà il compleanno dei cinque anni, e si trova ora a Mazzarino con la mamma e i genitori materni.
Il 2 febbraio, due giorni prima della violenza notturna fra il 3 e 4 febbraio, il bambino aveva un’ecchimosi sulla fronte di cui la madre si era accorta. Era uscito da solo col papà per le strade di Scicli. Il piccolo “era tornato a casa con tumefazioni sul viso, ho detto di andare alla guardia medica, il padre mi rideva in faccia”, racconta la mamma ai carabinieri dopo la segnalazione dei sanitari del 118 che hanno attivato il Codice Rosa.
“Lunedì sera mio figlio era in cucina con papà, mentre ero in camera ho sentito il bambino che piangeva e gridava in modo diverso dal solito. Sono scesa in cucina e vedevo il padre stringere forte il piccolo e lo invitavo ad allentare la presa. Risalita in camera lo sentivo di nuovo piangere, sono scesa e il bambino era rannicchiato sul pavimento. L’ho preso in braccio, aveva il bacino dolorante e non riusciva ad appoggiare la gamba, a stare in piedi. Ho detto al padre di chiamare il 118, ma lui diceva che ero ossessionata, mi rideva in faccia”.
Il bambino ha subìto due operazioni per ricomporre le fratture. Ha cinque anni e festeggia il compleanno domani. È già stato all’inferno, lui che la natura ha voluto bambino speciale: porta con se’ i segni della violenza del padre. Speriamo che il tempo li cancelli del tutto.