Venezia - Si chiamava Agnese, aveva soltanto un anno. E’ rimasta vittima del black out della mente del padre che, invece di lasciarla al sicuro, l’ha dimenticata sul sedile posteriore della sua auto, parcheggiata sotto al sole nello spiazzo davanti all’azienda dove lui lavora.
La straziante tragedia è avvenuta a Marcon (comune in provincia di Venezia): la piccola è rimasta per ore chiusa in auto sotto il sole, in un abitacolo che si è trasformato in una fornace, una trappola letale senza scampo.
Il papà è uscito di casa come ogni mattina, a Mogliano Veneto, e si è diretto verso l’azienda Lodes di Macron, che si occupa di illuminazione, dove è dipendente. Lungo la strada – come ogni mattina – avrebbe dovuto lasciare la piccola Agnese in mani sicure, probabilmente al centro estivo. Ma la sua mente è andata in tilt ed è andato direttamente al lavoro. Fuori, oltre 30 gradi. Dentro l’abitacolo, molto più di 40.
Nessuno si è accorto di cosa stava accadendo fino all’ora di pranzo, quando altri lavoratori dell’azienda hanno visto la bimba esanime sul sedile posteriore dell’auto. A quel punto è scattato l’allarme, ma per la piccola Agnese non c’era più nulla da fare. Il padre si è precipitato nel parcheggio e – riporta il Corriere del Veneto – e un testimone l’ha visto sfogare dolore e rabbia “colpendo violentemente l’auto a calci, pugni, spallate”. E’ stato necessario l’intervento dei carabinieri per tenerlo fermo, perché non si facesse del male. In ospedale è arrivata anche la mamma: entrambi sono stati affiancati dal supporto psicologico.