Elena Del Pozzo non è mai stata sequestrata, la donna messa sotto torchio è crollata
di Redazione

Catania – È stato trovato il cadavere di Elena Del Pozzo, la bambina di cinque anni il cui presunto rapimento era stato denunciato ieri dalla madre, Martina Patti, a Tremestieri etneo: la donna aveva riferito che tre uomini incappucciati gliel’avevano sottratta nei pressi dell’asilo. E’ stata proprio lei a far trovare il cadavere della figlioletta: stamani è crollata in un lungo pianto e poco dopo ha portato i militari nel campo, dove aveva nascosto il corpicino. La storia del sequestro armato non aveva mai convinto gli inquirenti, che avevano passato al setaccio tutte le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.
Il ritrovamento, secondo quanto si apprende, è stato possibile grazie alle «pressioni esercitate durante gli interrogatori» dagli investigatori, che per tutta la notte hanno ascoltato i parenti della piccola. Nessun altro dato è al momento reso noto. I militari avevano subito escluso che il sequestro potesse essere “opera della criminalità organizzata”, che storicamente non vuole rapimenti e gesti eclatanti nel territorio in cui opera, e che il rapimento fosse “collegato a una richiesta di riscatto”: la famiglia non ha problemi economici ma neppure disponibilità tali da giustificare un gesto, e un epilogo, del genere.
La famiglia
I genitori di Elena si erano trasferiti a Mascalucia, nel catanese, solo da qualche anno e per questo non sono molto conosciuti in paese. Pare però che non convivessero nella stessa abitazione e che il padre della bimba avesse avuto problemì con la giustizia, con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini naturalmente continuano per chiarire i contorni di questa tragica vicenda. (Nella foto interna la madre e la nonna della bambina).
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