Catania -Non destano preoccupazione le condizioni di salute dei 14 feriti nel crollo della palazzina avvenuto ieri pomeriggio nel rione San Giovanni Galermo a Catania. L’uomo di 66 anni arrivato in codice rosso all’ospedale Cannizzaro, con ustioni sul 10% del corpo, è stato trasferito nel reparto di Terapia Intensiva del Centro Grandi Ustioni per pregresse problematiche respiratorie. È stato dimesso invece il 63enne che nel crollo aveva riportato contusioni, ferite e ustioni superficiali. Dimessa anche l’operatrice del 118 che era stata investita dell’onda d’urto mentre si trovava in auto e altri due pazienti che erano arrivati in Pronto soccorso per lievi conseguenze. Dimessi anche i feriti portati al Policlinico di Catania: una donna è stata trasferita al San Marco per un intervento di sutura alla fronte.
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Il Pronto Soccorso del Cannizzaro ha gestito due feriti in codice rosso: il 66enne, che ha riportato ustioni sul 10% del corpo, avendo tuttavia problematiche respiratorie pregresse, è stato ricoverato nella Terapia Intensiva del Centro Grandi Ustioni, dove potrà essere opportunamente seguito sia per le medicazioni delle ferite e sia sotto il profilo respiratorio; dimesso anche il 63enne che era stato ricoverato al Trauma Center ed estratto estratto dalle macerie dopo il crollo che gli ha provocato contusioni e ferite, mentre le ustioni sono superficiali e non destano preoccupazioni, tanto che le condizioni non sono tali al momento da richiedere un ricovero.
La Procura di Catania ha intanto aperto un’inchiesta sull’esplosione nel rione San Giovanni Galermo. Il reato ipotizzato è disastro colposo. Lo ha confermato il procuratore Francesco Curcio all’Ansa, sottolineando che «abbiamo indagi in corso». Titolari del fascicolo sono il procuratore aggiunto Fabio Scavone e il sostituto Emanuele Vadalà.