Imola - «È lui», ha detto guardando il video dell’ex marito di cui dieci anni fa aveva denunciato la scomparsa e che invece ha scoperto essere vivo e vegeto in Grecia. L’uomo aveva fatto credere a tutti, magistratura compresa, che si fosse tolto la vita. Ma la verità sembra saltata fuori da un romanzo.
Raffaella Borghi, confessa oggi, non si era mai rassegnata, come se sentisse dentro di sè che il padre delle sue due bimbe era ancora vivo, magari vittima di qualcosa più grande di lui, magari di una ritorsione a sfondo economico. E invece, Adamo Guerra, rappresentante di casalinghi di Imola, il 7 luglio del 2013 avrebbe fatto perdere le proprie tracce volontariamente. Era tutto suo il piano per evaporare dalla realtà e vivere in un luogo e in un tempo misterioso, sfuggendo ai doveri e ai guai. La conferma è arrivata l’altro giorno, grazie alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, che ha raggiunto l’uomo in Grecia, nell’ufficio in cui sembrava lavorare.
Raffaella Borghi lo ha riconosciuto subito e con certezza: «Sì, quello è mio marito». Sorpreso dalle telecamere, lui ha saputo dire soltanto «andate via subito, voi non mi avete trovato, la cosa finisce qui». E queste parole, per la donna che lo ha sempre cercato «dicono tutto su chi è lui. Non è umano, non ci sono parole per poter descrivere. Non è un uomo, non è un padre».
Dieci anni fa l’agente di commercio aveva lasciato tre lettere ai familiari in cui faceva riferimento a difficoltà economiche e all’intenzione chiarissima di suicidarsi. «Ciao mamma e papà, non avrei mai voluto farvi del male, ma purtroppo è andata sempre male e adesso è arrivato il momento di farla finita – si leggeva in quel biglietto - Cercherò di fare bene almeno quest’ultimo passo, per risparmiarvi almeno il dolore del funerale. Mi raccomando solo una cosa, la più importante: date una mano a Raffaella e alle bambine». E dopo la disperazione iniziale, Raffaella aveva iniziato a fare i conti con uno strano presentimento. «Quando ti scompare una persona cara, cadi dentro a un limbo, entri dentro un tunnel – ha spiegato -. Non ne vedi le pareti, non ne vedi la fine. Tutti ti parlano, ascolti tutti, però hai anche le tue sensazioni, hai l’amore, il bene». Intanto il tempo è passato, e dell’uomo con cui aveva costruito un’intera vita, nessuna traccia. «Dieci anni sono tanti, sono tanti giorni. La testa, la mente è sempre lì. Continui la vita, ma hai sempre una speranza».
Il 16 luglio del 2023 l’auto di Guerra era stata trovata dai carabinieri ad Ancona, e da lì è emerso che l’uomo era salito su un traghetto per Patrasso. «Ho pensato agli strozzini - confida l’ex moglie - ad un debito con della brutta gente. Ho pensato che si fosse buttato dal traghetto. Allo stesso tempo però non volevo credere che fosse morto». Nel 2015 la procura di Bologna aveva chiesto di archiviare il caso, credendo proprio all’ipotesi del suicidio. Ma qualche anno dopo, quando la donna ha fatto domanda per il divorzio, ha fatto una scoperta a dir poco incredibile. «L’avvocato mi ha chiamato e mi ha detto che mio marito non era uno scomparso, ma vivo e vegeto». Nel febbraio 2022, infatti, Guerra aveva fatto domanda all’Aire, l’anagrafe italiani dei residenti all’estero, di registrarsi come cittadino italiano residente in Grecia. E partendo da questo indizio la trasmissione di Rai 3 è riuscita a raggiungere l’uomo nel suo ufficio. Non solo è vivo, ma con fermezza ha allontanato la troupe dopo essere stato sollecitato a rimettersi in contatto con le sue figlie. «La cosa finisce qui», ha sentenziato lui. Quella che sembrava una tragedia ha avuto un risvolto incredibile, quasi da barzelletta. Ma il finale di questa storia non è di quelli lieti, dato che l’uomo avrebbe intenzionalmente abbandonato la propria famiglia. Resta dunque il mistero. Come mai il padre di famiglia ha voluto a un certo punto della sua vita abbandonare tutto e trasferirsi di nascosto all’estero inscenando un suicidio? Domande che per ora restano senza risposte. E ora forse anche la Procura riaprirà il caso.