Cronaca Niscemi

Gas lacrimogeni e idranti sui manifestanti contro le antenne Nato VIDEO

L’episodio non è stato riportato da alcuna testata “istituzionale”

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 Niscemi, Cl - Una notizia che non è stata riportata da alcun media, né siciliano né tantomeno nazionale, ma apparsa solo su alcuni siti di controinformazione. Domenica scorsa, 7 agosto, un gruppo di circa 300 manifestanti si è ritrovato davanti ai cancelli della sede del terminale MUOS di Niscemi - Mobile User Objective System, il sistema di telecomunicazioni della Marina militare Usa - per chiederne la dismissione. La base americana, sita all’interno della riserva naturale nissena di Sughereta, smista le comunicazioni militari delle forze navali, aeree e terrestri statunitensi in ogni parte del mondo.

Al termine di un corteo fino ad allora pacifico, una ventina di giovani si sono avvicinati alle grate e ne hanno battuto le sbarre in segno di protesta. Gli agenti, presenti in gran numero dall’altra parte del cancello e in tenuta antisommossa, hanno prima aperto gli idranti sfollagente, per disperdere la folla, e poi - denunciano gli attivisti - i gas lacrimogeni ad altezza uomo, colpendo alcuni ragazzi alla schiena. Per via della grande quantità di acqua liberata dagli idranti, i gas non si sarebbero dispersi correttamente nell’aria, formando una nube tossica. I lacrimogeni utilizzati contengono orto-clorobenziliden-malononitrile, comunemente noto con la sigla CS.

Si tratta di armi classificate come “non letali” ma che possono avere effetti permanenti e gravi a livello di polmoni, cuore e fegato essendo chimiche e bandite dai contesti di guerra dalla Convenzione di Ginevra. Le forze dell’ordine ne hanno fatto massiccio utilizzo in contesti come il G8 di Genova del 2001 e nelle repressioni dei No Tav in Val di Susa. Amnesty International ha recentemente ricordato che scopo di tali dispositivi, secondo gli stessi principi Onu, dovrebbe essere sempre attentamente valutato "solo quando tutti gli altri mezzi non siano riusciti a contenere minacce o violenza" e che devono servire a “disperdere la gente e non a ferirla" sparandoglieli direttamente contro.


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