Amori criminali a Caltanissetta, Catania e Acireale: gli uomini disoccupati o pregiudicati
di Redazione

Caltanissetta – Dalle minacce di morte alla moglie, con una spada giapponese; a un accendino che s’inceppa, risparmiando così dalle fiamme la compagna, fino alle botte in casa, mentre sconta i domiciliari. Solo stamani sono tre gli episodi di violenza domestica contro le donne scoperti in Sicilia: rispettivamente a Caltanissetta, Catania e Acireale. Nel capoluogo nisseno un disoccupato di 47 anni è stato denunciato per minaccia aggravata e porto di armi: “Se ti becco fuori di casa, ti ammazzo con la mia katana” urlava. In camera i poliziotti gliene hanno trovate tre.
In quello etneo un 48enne pregiudicato per mafia ha cosparso di benzina e tentato di dare fuoco all’ex convivente che l’aveva lasciato temendo ripercussioni per i due figli di 19 e 21 anni: uscito di galera nel 2018, l’uomo è stato accusato anche di atti persecutoria nei confronti dei familiari ed è tornato in carcere. Infine ad Acireale un sudamericano di 42 anni, ai domiciliari per furto, è stato denunciato per le ripetute aggressioni fisiche contro la consorte, ricoverata più volte in pronto soccorso.
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