Cronaca
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08/06/2021 15:29

La bambina con la spina bifida, rimasta senza scuola e assistenza

La lettera di madre e padre e la violazione dei diritti dell'infanzia

di Redazione

(immagine archivio)
(immagine archivio)

 Acireale – Pubblichiamo anche noi il grido d’aiuto inviato alcuni giorni fa a Repubblica da due genitori, Valentina Scandurra e Antonio Pulvirenti, residenti nella cittadina catanese.
Nostra figlia è affetta da spina bifida e frequenta la prima elementare ad Acireale. Da gennaio non può farlo regolarmente perché, sebbene abbia diritto all’assistenza infermieristica scolastica, prevista dai suoi PEI (piano educativo individualizzato) e PAI (piano di assistenza individuale), redatti dall’ASP territoriale, questa è cessata. La bambina ha necessità di assistenza molto specializzata, sia a casa che a scuola, che se sospesa o erogata in modo discontinuo provoca conseguenze anche gravi.

Come ricorda il quotidiano, il disservizio patito dalla bambina è una manifesta violazione delle leggi sull’inclusione scolastica degli alunni disabili, che contemplano l’assistenza completa durante l’orario scolastico Con il Covid l’azienda Medicasa, che ad Scireale ha l’esclusiva, ha interrotto il servizio di assistenza, sia scolastico che domiciliare, e il distretto sanitario locale non è ancora riuscito a rinnovare il contratto. In assenza di una soluzione la bimba non potrà frequentare neanche le attività estive, che dovrebbero servire proprio a recuperare alla didattica chi ne è rimasto escluso durante l’anno per diversi motivi. Invitiamo anche i nostri lettori a segnalarci sempre disservizi e disagi che dovessero riscontrare nei servizi scrivendoci alla mail info@ragusanews.com