Nel quadrilatero dove è scoppiato il metanodotto ci sono ancora fughe di gas
di Redazione

Ravanusa – Una donna è stata individuata sotto le macerie di uno dei palazzi crollati nel centro di Ravanusa. E’ viva ed urla. I vigili del fuoco stanno cercando di tirarla fuori, ma le operazioni sono rese difficoltose dalle continue fughe di gas che gli stessi pompieri stanno cercando di tamponare.
Stanno arrivando anche squadre Usar, specialiste nella ricerca sotto le macerie, da Messina e Catania a Ravanusa nell’area del crollo di via Trilussa dove, in seguito all’esplosione di un tubo esterno del metanodotto cittadino, si troverebbero 12 persone, fra cui 3 bambini e una donna incinta, sotto quello che resta di almeno tre edifici. I soccorritori gridano, cercando i dispersi.
Secondo i vigili del fuoco sono dieci le palazzine coinvolte nello scoppio del metanodotto. “Un incendio immane che ha consentito però a qualcuno di riuscire ad uscire dagli appartamenti e a scappare. Abbiamo tanti dispersi, probabilmente 11. C’è però qualche buona notizia: siamo riusciti a sentire delle voci da sotto le macerie e dopo aver chiuso il gas si sta iniziando a scavare fra le macerie per salvare quante più persone possibili”. Lo ha detto il colonnello Vittorio Stingo, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri di Agrigento.
© Riproduzione riservata