Arcore - Stava tornando a casa Lorenzo Rovagnati, una settimana fa. In elicottero, alla fine di una giornata di lavoro. Lo aspettavano la moglie, Federica Sironi - sposata nel 2020 a Macherio, in attesa di una bambina, - e due figli. Partiva da Noceto, in provincia di Parma, diretto a Biassono, in Brianza. Quel volo non cominciò neppure. Lo schianto subito dopo il decollo. Oggi, a una settimana dalla tragedia, in quella casa il fiocco rosa per Sofia, la terzogenita di Lorenzo.
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Intanto sono stati fissati i funerali dell'imprenditore: saranno celebrati venerdì alle 14 nella chiesa di San Martino della città lombarda, dove sorge lo stabilimento principale della Rovagnati. Sul fronte delle indagini, restano da accertare la dinamica e le cause dell'incidente avvenuto nel terreno di proprietà della famiglia: bisogna chiarire se si sia trattato di un errore dei piloti, di un difetto di costruzione o manutenzione o se siano intervenuti altri fattori esterni.
La nebbia, o l'oscurita. Di sicuro il velivolo è precipitato in verticale, a meno di cinquecento metri dal punto di partenza. L’industriale è rimasto intrappolato all’interno mentre i piloti sono stati sbalzati fuori. Tutti i mercoledì Rovagnati, a bordo dell’Agusta Westland AW19, raggiungeva il castello, un maniero medievale che si affaccia sulla via Emilia, supervisionava la porcilaia a Sanguinaro e faceva tappa allo stabilimento di Fidenza, dove si produce la mortadella. Un’abitudine ereditata dal padre Paolo, morto nel 2008, che ha trasformato una vecchia azienda di salumi in un marchio internazionale.
La Procura di Parma ha nominato come consulente tecnico Stefano Benassi, ex pilota e comandante aeronautico. Nello schianto sono morti anche i due piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani. Massa e Italiani lavoravano entrambi per la Hoverfly. È stato fissato un periodo di 90 giorni per le conclusioni. Ieri invece è stato dato l'incarico per le autopsie a Valentina Bugelli, responsabile dell'Istituto di medicina legale di Parma.