Cronaca Messina

Stefano Argentino ha confessato il femminicidio di Sara Campanella

L'avvocato: «Non so dire se è pentito»

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/02-04-2025/stefano-argentino-ha-confessato-il-femminicidio-di-sara-campanella-500.jpg Stefano Argentino ha confessato il femminicidio di Sara Campanella


Messina - Stefano Argentino «ha confessato». Lo ha fatto sapere il suo legale, Raffaele Leone. «Ha risposto a qualche domanda, ma non ha spiegato cosa lo ha spinto ad aggredire la ragazza. Si è certo reso conto della gravità dei fatti, è estremamente prostrato. Non so dire se è pentito. È molto chiuso», ha aggiunto il legale del 27enne fermato per l'omicidio della studentessa universitaria Sara Campanella. L'interrogatorio di garanzia si è svolto mercoledì mattina, intorno alle 10.30 nel carcere di Gazzi di Messina. Lo studente è stato fermato nella notte di lunedì dai carabinieri con l'accusa di avere ucciso Campanella, 22 anni, accoltellandola a morte per strada. Argentino si trovava nella sua abitazione di Noto, paese di cui è originario. 

Già ieri sera l'avvocato Leone, che era stato contattato dalla famiglia di Argentino per difendere il ragazzo, aveva fatto sapere di avere rifiutato il mandato per una «scelta personale». Il legale aveva comunque precisato di avere intenzione di presenziare all'udienza di convalida e all'interrogatorio di Argentino. 

Argentino dovrà dunque trovare un nuovo difensore. A Leone erano stati notificati l’avviso dell’interrogatorio di garanzia e quello dell’esame autoptico a cui la famiglia del ragazzo parteciperà con propri consulenti. «Stefano non l’ho mai visto, non so davvero nulla di lui. So solo che ieri era tornato a casa e che in piena notte i genitori si sono trovati nell’appartamento i carabinieri», aveva spiegato. Aveva poi aggiunto: «Ho conosciuto i suoi genitori anni fa per una causa civile. Persone assolutamente normali e perbene. Ovviamente la famiglia è sconvolta. Aspettiamo di capire cosa fare e di leggere gli atti». Poi la scelta, annunciata stamane, di rifiutarsi di assistere il giovane.


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