Napoli - È stata fortissima, percepita come molto lunga, tra i dieci e i venti secondi, e ha svegliato l'intera città di Napoli. Una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 è stata registrata nell'area dei Campi Flegrei all'1.25 di oggi, giovedì 13 marzo. Il sisma è stato preceduto da un forte boato. L'epicentro è stato localizzato a 3 km di profondità in prossimità di via Napoli a Pozzuoli. L'intensità, analoga a quella del 20 maggio dello scorso anno, è stata la più forte rilevata in questa fase che ha visto un riacutizzarsi del fenomeno del bradisismo ma anche la più violenta degli ultimi quarant'anni. Centinaia e centinaia di persone in strada, nei quartieri occidentali di Napoli e nei comuni dell'area flegrea. Il terremoto ha aperto uno sciame sismico che nelle ore successive ha fatto registrare una serie di scosse - sette fino alle 9 di questa mattina- di più lieve intensità, tutte di magnitudo inferiore a 2.
Le scuole oggi sono rimaste chiuse a Pozzuoli per poter effettuare controlli per rilevare eventuali danni e valutare la stabilità degli edifici. A Napoli il sindaco Gaetano Manfredi ha firmato un'ordinanza per chiudere, sempre nella giornata di giovedì 13 marzo, le scuole della X Municipalità Bagnoli-Fuorigrotta, in modo da procedere ai controlli. Stop alle lezioni, nella stessa zona, anche per le sedi dell'Università «Federico II». Momenti di tensione nella notte ad Agnano, in viale della Liberazione, tra le forze di polizia ed alcune decine di cittadini che si erano radunati davanti all'ingresso dell'ex Base Nato. L'agitazione, la stanchezza, la paura e l'esasperazione provocata da mesi e mesi di continue allerte hanno portato alcune persone ad alzare i toni mentre chiedevano di poter accedere all'interno della struttura, in cerca di sicurezza e servizi. La situazione si è calmata solo quando un gruppo di persone, forzando i cancelli chiusi, è riuscito ad entrare nell'ex cittadella della Nato.